Batterie delle auto elettriche: quanto ci mettono a degradarsi?
Dobbiamo aspettare ancora qualche anno per avere statistiche sulla durata delle batterie delle auto elettriche. Intanto i costruttori auto le garantiscono per 8 anni, ma potrebbero durare anche di più. Le batterie perdono progressivamente la loro capacità di ricarica, ma ci sono modi per prolungarne la durata.
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Tra i motivi per cui le auto elettriche stentano a decollare c’è il timore della degradazione delle batterie, da ricaricare per fare “il pieno” di energia. Il potenziale acquirente di un’auto elettrica deve fare i conti con un costo iniziale del mezzo più elevato (e in Italia non ci sono gli incentivi presenti in altri Paesi europei), con una infrastruttura di ricarica spesso inadeguata e con lo spauracchio di dovere sostituire le costose batterie, a un certo punto della vita del veicolo.
Spauracchio che potrebbe rimanere tale: non è detto che le batterie durino meno dell’auto elettrica. Purtroppo, data la diffusione solo recente degli EV, dobbiamo aspettare ancora qualche anno per avere statistiche corpose e attendibili sulla durata delle batterie.
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QUANTO DURANO LE BATTERIE
La maggior parte dei veicoli ad alimentazione elettrica usa batterie al litio perché sono quelle che oggi offrono le maggiori prestazioni. Oggi ci sono diverse alternative alla tecnologia al litio, ma non offrono le stesse performance. L’attuale tecnologia delle batterie al litio permette di ricaricare l’auto fra le 1000 e le 1500 volte. Se ipotizziamo un’autonomia media di 300 chilometri per ogni ricarica, si ottiene una durata fra i 300.000 a 450.000 chilometri.
Per indurre i consumatori a fugare i loro timori di una durata non sufficiente, esistono le garanzie dei produttori auto sulla batteria, in media di 8 anni e 160.000 chilometri. Entro tale periodo o tale percorrenza la batteria non deve perdere più del 25% della sua capacità di carica (qui le garanzie offerte da tutti i brand).
Secondo JB Straubel, ex direttore tecnico di Tesla e a capo di Redwood Materials, azienda che ricicla le batterie a fine-vita, nella maggior parte dei casi la durata delle batterie dell’auto elettrica passerà facilmente i 15 anni e la loro durata probabilmente seguirà la vita del veicolo. Il doppio, quindi, ti quanto indicato in garanzia.
Importante ricordare che la degradazione delle batterie è un fatto progressivo: non smettono di funzionare dall’oggi al domani, ma perdono pian piano la loro capacità di ricarica, riducendo pertanto l’autonomia della vettura.
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PERCHÉ SI DEGRADANO LE BATTERIE DELLE AUTO ELETTRICHE?
Le batterie si degradano quando vengono caricate e scaricate e non mantengono la stessa capacità di quando sono nuove.
La progressiva degradazione delle batterie non dipende né dal tempo né – strettamente – dai chilometri percorsi, ma dalla stessa ricarica. Infatti, ogni volta che la batteria viene ricaricata si modifica la sua struttura cristallina, e questo significa indebolirla. È un po’ come continuare a piegare e ripiegare un utensile di metallo, a un certo punto si rompe.
COME FARLE DURARE DI PIÚ
Per preservarle il più possibile andrebbero ricaricate quando sono al 20% e interrompere la ricarica all’80%, questo permette alla batteria di mantenere una composizione chimica interna tale da evitare danneggiamenti.
Meglio anche limitare le ricariche ultra rapide e preferire, di norma, la classica ricarica lenta casalinga.
LE BATTERIE GRANDI RESISTONO MEGLIO
C’è un’importante considerazione da fare: una macchina con una batteria più grande è meno soggetta alla degradazione della batteria rispetto a un’auto che ne monta una più piccola.
Una Tesla, ad esempio, può viaggiare 300 Km con una sola ricarica. Ciò significa che, anche se il contachilometri segna già 150mila km percorsi, la batteria è stata ricaricata solo 500 volte. Ciò vuol dire che si possono fare almeno il doppio dei chilometri prima che la batteria si degradi.
Così non sorprende che nei forum Tesla venga riportato come la Model S perda meno del 10% della capacità della sua batteria dopo 160mila Km percorsi.
AUTO ELETTRICHE: MENO O PIÚ MANUTENZIONE?
Di solito si dice che un’auto elettrica ha bisogno di meno manutenzione rispetto a un veicolo a combustione. Il che è vero, considerando che un veicolo elettrico ha molte meno parti in movimento rispetto a un veicolo endotermico. Il prezzo della batteria, però, riequilibra i costi.
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Per questo ha senso cercare di farla durare il più possibile. La gestione della batteria diventa quindi di fondamentale importanza: i sistemi più evoluti tengono conto di una varietà di fattori, fra cui la temperatura esterna, per evitare di andare in sovraccarico.
La batteria può anche essere riparata, sostituendo le singole celle o smontandola del tutto per rigenerarla (con costi inferiori rispetto all’acquisto di una nuova batteria). Quando poi le sue prestazioni in movimento sono insufficienti, e possibile pensare a una “seconda vita” per le batterie ormai inutilizzabili per le auto, che possono diventare accumulatori statici di energia.
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