Le linee guida per elettrificare le flotte aziendali | WEBINAR
Elettrificare le flotte aziendali e renderle più sostenibili è un percorso che richiede tempo, riflessioni e tecnologia. Come fare? Abbiamo approfondito questo argomento cruciale in un webinar.
In questo articolo
Come elettrificare le flotte aziendali e renderle più sostenibili? Proprio da questa domanda ha tratto spunto il webinar “Mobilità sostenibile ed elettrificata nelle flotte auto aziendali”, organizzato da Assolombarda e Fleet Magazine.
Un tema, certamente, di forte attualità e all’ordine del giorno all’interno delle agende delle aziende di ogni dimensione. In quest’ottica, durante l’evento on-line, sono emerse indicazioni concrete per l’elettrificazione dei parchi, sia attraverso le voci delle aziende della filiera (ALD Automotive, Geotab e Enel X) sia attraverso le case history presentate dagli stessi Fleet e Mobility Manager, Federico Antonio Di Paola, Fleet & Mobility Manager di Engineering Ingegneria Informatica, e Giovanni Zucco, Facility, Payroll & General Services Manager di Roche.
COME ELETTRIFICARE LA FLOTTA?
Telematica e consulenza
Partendo dai risultati della nostra survey La carica dei 102 (guarda i dati sull’elettrico), il webinar, moderato dal giornalista di Fleet Magazine Luca Zucconi, ha affrontato vari aspetti. La premessa è ormai assodata: l’elettrificazione della flotta non è un processo semplice. Richiede tempo, riflessioni interne e, soprattutto, l’impiego della tecnologia. In quest’ottica due alleate importantissime sono la telematica e la consulenza.
I tool e le dashboard – in particolare quelli forniti da provider esterni – stanno diventando sempre più imprescindibili per individuare il giusto mix di alimentazioni all’interno delle flotte. “La transizione dai veicoli a combustione tradizionale ai veicoli elettrificati è un percorso che va affrontato con le opportune misurazioni – ha spiegato Fabio Saiu, Director, Leasing & Renting Geotab Europe – Noi forniamo un tool gratuito che consente di effettuare questa tipologia di analisi, monitorando l’utilizzo dei veicoli e i costi che l’azienda sta sostenendo. Analizzando le percorrenze e le abitudini di guida del driver, nel giro di 2-4 mesi è possibile ottenere una precisa indicazione su quali veicoli all’interno del parco possono essere presi in considerazione per una transizione all’ibrido (Mild, Full o Plug-in) o all’elettrico”.
Inoltre, Geotab offre anche “un supporto ai Mobility Manager per analizzare tutti gli eventi legati agli EV e ai Plug-in, in primis lo stato della batteria e l’avanzamento della ricarica. L’elettrificazione, in definitiva, è un punto molto importante nella nostra strategia. E la pandemia, al tempo stesso, ha portato proprio un’enorme sensibilità all’interno delle aziende sull’efficientamento delle flotte e sul green”.
Sensibilità che si traduce in un desiderio sempre più forte di consulenza. “Siamo in un periodo cruciale per lo sviluppo della mobilità elettrica, in termini di infrastrutture, nuovi modelli e allineamento di prezzi tra i modelli termici e quelli elettrificati – ha evidenziato Roberto Bruno, Corporate Sales Director ALD Automotive Italia – Oggi, quando parliamo con i Mobility Manager, è fondamentale studiare, come facciamo noi, in maniera molto dettagliata e attraverso un team specializzato, le necessità dei clienti e promuovere esercizi che mettano a confronto il veicolo termico con quello elettrico, prendendo in considerazione vari parametri”.
Il supporto alle imprese, per ALD, si traduce in una squadra di specialisti, il reparto ALD Consultancy, il cui compito è “sedersi al tavolo con il cliente, ascoltarlo, raccogliere tutti i dati possibili, con un approccio scientifico e l’ausilio di un tool, formulare una proposta che gli consenta di raggiungere il suo obiettivo e, non da ultimo, monitorare le performance successive”.
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Infrastrutture di ricarica
Se l’affiancamento del cliente, dunque, è fondamentale, lo è ancora di più poter ricaricare facilmente e possibilmente in tempi rapidi i propri veicoli elettrici e ibridi plug-in. La nostra survey ha evidenziato che le aziende si stanno attrezzando sempre più con colonnine e wall-box all’interno delle loro sedi, ma siamo soltanto all’inizio di un percorso che dovrà comprendere anche la crescita dell’infrastruttura pubblica e di quella privata a casa del driver.
“Il Mobility Manager ha l’esigenza di ‘portare’ la ricarica a casa del driver e, allo stesso tempo, in azienda e noi, con i nostri prodotti quali la JuiceBox e la JuicePole, fino a quelli per la ricarica Ultra Rapida (350 kW), rispondiamo a questa necessità – ha specificato Edoardo Bianchi, e-Mobility Ecosystem Development Enel X Italia, il cui piano prevede al tempo stesso l’installazione pubblica di oltre 21.000 punti di ricarica pubblica in Italia entro il 2023 – Ad oggi, l’orientamento generale è quello dell’utilizzo corrente alternata (AC), ma stiamo cercando di andare verso un’infrastruttura più veloce (DC), che possa rispondere all’esigenza di non fermare i veicoli e di rendere l’utilizzo dell’EV molto simile a quello dell’auto termica”.
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Per quanto riguarda la ricarica a casa, ha aggiunto Bianchi “l’installazione condominiale comporta ancora una serie di problematiche di carattere normativo e burocratico che possono rallentare l’installazione. Le ultime regole (ad esempio il Bonus 110%), però, si stanno orientando verso un’agevolazione di questa soluzione”. Oltre all’infrastruttura vera e propria, ha concluso il manager di Enel X, oggi l’offerta deve comprendere gioco forza anche “software che consentano di gestire il carico energetico presente in azienda”. Obiettivo, dunque, ottimizzare le ricariche.
Case history
Particolarmente interessanti sono le indicazioni emerse dalle case history presentate nel corso del webinar. Engineering Ingegneria Informatica, a partire dal 2019, ha avviato un processo di conversione della flotta al green. “Abbiamo installato oltre 90 punti di ricarica presso le nostre sedi e sostituito le auto di pool endotermiche con le auto plug-in. Poi, con l’avvento della pandemia, abbiamo riassegnato queste auto di pool ad uso esclusivo a quei driver che, per percorsi e stili di guida, erano più adatti ad utilizzare le Phev. Inoltre, abbiamo installato nelle nostre sedi colonnine e wall-box dotate di un brevetto internazionale Engineering” ha sottolineato Federico Antonio Di Paola.
Un vero e proprio caso unico: l’infrastruttura di ricarica di Engineering, infatti, è connessa “in cloud”, per consentire agli utilizzatori di gestire la ricarica attraverso lo smartphone e, al tempo stesso, ottimizzare la corrente. “Nel 2021, abbiamo percorso oltre 4.200 km in modalità elettrica, con un risparmio di CO2 superiore alla tonnellata” ha aggiunto Di Paola. Questa soluzione originale, inoltre, consente di “tarare” al meglio la gestione delle ibride plug-in, monitorando in che modo i driver le guidano e, soprattutto, ne ricaricano le batterie.
Il progetto di Roche, partito lo scorso anno, con l’obiettivo di ottenere, entro il 2030, una flotta al 100% green, è altrettanto originale. “Abbiamo effettuato una survey interna per capire quali dipendenti potessero utilizzare le auto elettriche e plug-in, successivamente, dopo aver ordinato questi veicoli (12 EV e 18 Phev), abbiamo installato 20 punti di ricarica in azienda e assegnato ai driver ‘key fob’ brandizzati per le ricariche in sede e fuori sede. Per la ricarica domestica, abbiamo previsto l’installazione delle wall-box a casa dei dipendenti e il rimborso dell’energia consumata in base agli effettivi consumi. La nostra strategia prevede di differenziare le griglie delle auto: spingiamo i dipendenti che percorrono chilometraggi limitati – fino a 25.000 km all’anno – a scegliere vetture elettriche e ibride plug-in premium, lasciando loro come alternativa il diesel, ma soltanto con modelli generalisti” ha raccontato Giovanni Zucco.
La particolarità di questo progetto è stata individuare, in base alle percorrenze e alle esigenze, driver che sono diventati veri e propri “influencer” interni che hanno avuto – e stanno avendo – il ruolo di “steakholder” della mobilità elettrica in azienda, attraverso il passaparola.
Conclusioni
In conclusione, dal webinar è emerso che:
- i tool e la consulenza da parte dei noleggiatori e, in generale, dei provider esterni sono alleati indispensabili nell’elettrificazione della flotta aziendale,
- elettrificare la flotta non significa solamente inserire nel parco veicoli elettrici e ibridi, bensì creare un mix ragionato tra alimentazioni termiche e alternative, che risponda alle effettive esigenze dei driver,
- organizzare l’infrastruttura, ovvero trovare la giusta integrazione tra punti di ricarica interni ed esterni all’azienda, è una conditio sine qua non per elettrificare il parco auto.
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