Nuova Skoda Kodiaq cambia tutto e moltiplica comfort e spazio a bordo
Il rinnovamento della Kodiaq è totale, spazia dalle motorizzazioni mild e plug-in hybrid (senza dimenticare il diesel) fino allo stile, passando per la tecnologia a bordo e la cura del comfort, mai tanto elevata. Lo spazio per i bagagli è tale da contare poche rivali
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I fari sdoppiati sono sempre lì al loro posto. Le linee spigolose pure. La configurazione 5 o 7 posti, idem. Eppure, nuova Skoda Kodiaq attua un cambiamento profondo con la seconda generazione. Sposa contenuti che vedremo presto sulla rinnovata Superb, a sua volta un concetto di grande berlina business che strizza l’occhio al mondo del premium e nasce come “capofila” del progetto Passat Variant. Per le soluzioni proposte a bordo, per i dettagli hi-tech, beh, il Kodiaq di seconda generazione che andrà sul mercato nel 2024 si presenta con credenziali di tutto rispetto.
SKODA KODIAQ
Il frontale conserva i fari sdoppiati, rinnova la calandra e propone un elemento più verticale. La fascia paraurti integra aperture per migliorare l’efficienza aerodinamica. Dei fari va detto della tecnologia Top led Matrix. Proiettori sdoppiati, ospitano i full led nella porzione superiore, mentre un modulo Matrix led completa la capacità di illuminazione: è del 15% più luminosa e con il 50% in più di segmenti di luce. Arrivano a 36 segmenti controllati singolarmente, per un’elevata precisione di illuminazione. A richiesta, poi, è disponibile la calandra illuminata, come offre già Skoda Enyaq.
Un’impronta di design gradevole, che lungo la fiancata movimenta i lamierati con le nervature alla base della linea di cintura e le lavorazioni nella parte bassa delle portiere. In coda, invece, spazio all’elemento più elaborato tra tutti i volumi: il portellone. La grande evoluzione sulla prima generazione del Kodiaq interessa lo sviluppo dei gruppi ottici. Sono molto definiti e scolpiti nelle forme, con un raccordo a tutta ampiezza che corre sopra il portatarga. Ampia l’apertura del portellone, oltre a avere contorni piuttosto regolari.
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DIMENSIONI
La seconda generazione del suv nasce ancora su architettura MQB e offre una configurazione di interni 5 o 7 posti. Entrambe le opzioni svettano per una disponibilità di spazio nel bagagliaio con pochissimi eguali. La nuova Kodiaq arriva a ben 910 litri di volume utile (75 più che in passato) in configurazione 5 posti e 2.105 litri abbattendo i sedili posteriori. Incrementi sensibili anche in configurazione 7 posti, visti i 340 litri di volume dietro la terza fila (+70 litri) e 845 litri viaggiando in 5. Il dato riflette le dimensioni superiori del suv, che misura 6,1 cm in più in lunghezza, arrivando a 4,75 metri. Il passo dichiara 2,79 metri, a fronte di un’altezza di 1,66 metri e una larghezza fissata in 1,86 metri.
INTERNI
Con queste quote, l’abitacolo oltre a regalare spazio si segnala per una cura realizzativa e contenuti legati al comfort che ammiccano al mondo premium. A richiesta sono disponibili i sedili con funzione massaggiante, su 10 aree differenziate e con cuscini pneumatici. Detto del caricatore wireless potenziato e delle prese USB-C, l’interfaccia uomo-macchina propone tre Smart Dials in plancia. Si tratta di rotelle di selezione con un display Oled integrato.
Le due rotelle più esterne permettono di regolare la temperatura del clima bi-zona, il riscaldamento delle sedute e la ventilazione. La rotella centrale permette di selezionare quattro differenti funzioni, di cui tre predefinite: velocità della ventola del clima, volume dell’impianto stereo, modalità di guida. La quarta funzione regolabile può essere scelta tra direzionamento dei flussi, Smart Air Conditioning e Zoom del navigatore.
La componente infotainment è del tipo sempre connessa, come d’altronde il suv, aggiornabile over-the-air. In plancia svetta il display da 13 pollici, affiancato dalla strumentazione Virtual Cockpit da 10 pollici e con un head up display (optional) a completare il quadro hi-tech. Da segnalare il riposizionamento della leva del cambio dietro al volante: tutte le Kodiaq 2024 hanno il cambio doppia frizione 7 marce o 6 marce (soluzione dedicata all’ibrido plug-in).
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MOTORI E ASSETTO
In un quadro di radicale cambiamento, non potevano restare indifferenti le soluzioni sotto al cofano. Nuova Skoda Kodiaq offre, tra gli optional, il controllo dell’assetto DCC Plus Dynamic Chassis Control. Si tratta di una configurazione di ammortizzatori idraulici, controllati elettronicamente, in grado di variare la rigidità in estensione e compressione, grazie a due valvole che intervengono sul rimbalzo e la compressione di ciascun ammortizzatore. Operando sulle modalità di guida è possibile modificare il comportamento del suv.
Una dinamica abbinabile a motori turbo benzina 1.5 litri TSI da 150 cavalli mild hybrid (e disattivazione di 2 cilindri ai carichi parziali) e 2 litri da 204 cavalli. Per la prima volta Skoda abbina il mild hybrid 48 volt al Kodiaq, così come accade per l’ibrido plug-in da 204 cavalli. Lo schema è composto dal motore termico 1.5 litri e da una parte elettrica alimentata da una batteria da 25,7 kWh, grazie alla quale l’autonomia di marci arriva a 100 km nel ciclo combinato del WLTP.
Adeguate le velocità di ricarica garantite, in CA a 11 kW e in CC fino a 50 kW. Il dazio pagato dalla presenza della batteria e del caricatore allo spazio nel bagagliaio è presente ma non esagerato: dai 910 litri di spazio del Kodiaq 5 posti termico si scende ai 745 litri della versione ibrida plug-in.
Per la tipologia di auto che incarna il suv non era immaginabile eliminare dall’offerta i motori turbodiesel 2 litri, che ci sono e sono declinati in due livelli di potenza: 150 e 193 cavalli, quest’ultimo con trazione quattro ruote motrici.
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