Sostituire il parabrezza: quando riparalo e come risparmiare
Un guida (breve) sul parabrezza dell'auto: quando è il momento di sostituirlo e come farlo, ma anche quando è bene ripararlo e come poter risparmiare.
In questo articolo
Condizioni meteorologiche, strade dissestate, atti vandalici, i rischi di danneggiare i cristalli dell’auto sono molti. La riparazione e la sostituzione, come la corretta manutenzione, però non devono essere trascurati perché il parabrezza è un elemento importante per la sicurezza del veicolo e del conducente.
Un vetro dell’auto integro contribuisce per il 30% alla rigidità strutturale dell’auto, per questo motivo forse, prima di affrontare i viaggi estivi, si tende a controllare e ad intervenire sul proprio autoveicolo.
Come detto i pericoli per i cristalli sono diversi. Non a caso gennaio è il mese con più riparazioni del parabrezza, perché il ghiaccio e il freddo possono comprometterne l’integrità. La decisione da parte degli automobilisti di sostituire il vetro – magari dopo aver trascurato una scheggiatura presente sul parabrezza, peggiorando il danno – però avviene nelle settimane che precedono le vacanze estive, prima di partire.
Approfondisci: I nostri consigli per salvare i vetri dal freddo.
Come è fatto il parabrezza auto
I parabrezza moderni sono composti di tre strati: due di cristallo, esterno ed interno, e uno in PVB, un composto plastico che mantiene la struttura e, in caso di urto, dissipa le forze. Esistono comunque modelli più sofisticati, usati tipicamente per i segmenti premium, che includono anche sistemi di disappannamento rapido o sensori.
Su un cristallo a norma è presente il logo di omologazione, che è anche obbligatorio. La E indica che il parabrezza è stato realizzato in Europa, mentre il numero fa riferimento al Paese dove è stato sottoposto a test e controlli che ne certifichino l’omologazione. Il marchio è invece facoltativo. Ciò che è importante è che il cristallo rispetti le specifiche del produttore, ossia quelle utilizzate nel equipaggiamento, e le normative internazionali.
Cosa dice la legge
Abbiamo chiarito che anche una sola, piccola crepa nel vetro può comprometterne l’integrità, è bene quindi fare attenzione anche a questi piccoli eventi. Per questo motivo il Codice della Strada vieta la circolazione di mezzi col parabrezza rotto o scheggiato.
Questa regola, contenuta nell’articolo 79 comma 1, impone che ogni veicolo debba sempre essere “in condizioni di massima efficienza” e prevede delle multe. Se il danno compromette la visuale si rischia una sanzione amministrativa pecuniaria che può variare tra gli 84 e i 335 euro in città e tra i 41 e gli 168 euro in autostrada, con anche la decurtazione di 2 punti dalla patente. Anche al momento della revisione, l’auto con un vetro rotto potrebbe non passare.
QUANDO SOSTITUIRE IL PARABREZZA
Per legge è vietato effettuare la riparazione del parabrezza rotto se la scheggiatura si trova nella zona A. Ossia quella di fronte al conducente.
Se la scheggiatura si trova invece nell’area che delimita i bordi, detta zona della serigrafia, è però più difficile riparare, perché è qui che si trova il collante di fissaggio ed inoltre è il punto in cui si scaricano le forze. Mentre è impossibile riparare una rottura quando questa sia di grande entità (quindi supera il diametro di una moneta da due euro), o quando si trasforma in crepa.
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Quando riparare il vetro
La riparazione del parabrezza è possibile in caso di scheggiature di piccola entità, ma solo se il danno non ha compromesso anche lo strato plastico intermedio. È comunque necessario intervenire tempestivamente per evitare che cambiamenti nella temperatura, vibrazioni della vettura e buche, sconnessioni della strada trasformino il foro in crepa.
Le resine, che devono essere ovviamente di buona qualità, quindi serviranno a riempire completamente la scheggiatura, senza perdere efficacia o ingiallirsi nel tempo.
COME SOSTITUIRE IL VETRO DELL’AUTO
Attenzione a sensori e ADAS
Quando ci si appresta a riparare o sostituire il parabrezza è bene segnalare tempestivamente la presenza di ADAS o altri tipi di sensori, come quelli che rilevano la pioggia. E nel caso di sistemi di assistenza alla guida, gli ADAS appunto, va invece effettuata obbligatoriamente la ricalibrazione.
Questo step è fondamentale e, se non eseguito ad arte, rischia di compromettere l’intero sistema. Perché anche uno scostamento millimetrico a livello del parabrezza, che è inevitabile nel momento dell’installazione, può avere conseguenze importanti al livello della strada.
Leggi Anche: La manutenzione è il primo passo per risparmiare.
COME RISPARMIARE
Manutenzione
Qualora non si potesse intervenire in tempi rapidi sulla scheggiatura, bisogna in ogni modo evitare che questa si trasformi in un danno irreparabile. Ci sono comunque semplici, ma fondamentali, accorgimenti. Innanzitutto, se possibile, tenete l’auto in box per evitare sbalzi di temperatura o accumulo di umidità e ghiaccio.
Può essere utile coprire la scheggiatura con un adesivo. Per regolare la temperatura dell’auto parcheggiata per lungo tempo preferite i finestrini al sistema di climatizzatore, che comunque non dovrà utilizzare i bocchettoni direttamente sul vetro. Ovviamente evitare le buche e ridurre la velocità sui dossi è fondamentale.
Polizza cristalli
Fondamentale per risparmiare al momento della riparazione o sostituzione è investire sull’assicurazione. Per tagliare sui costi dell’assicurazione si rinuncia a molti “optional”, ma l’assistenza stradale e polizza cristalli (spesso comunque compresi nella Kasco inclusa nel finanziamento della vettura) sono importanti.
Generalmente l’assicurazione cristalli prevede il risarcimento totale, sia delle spese di riparazione che dei costi necessari per la sostituzione, rivolgendosi ai centri convenzionati, che sono spesso e volentieri i più affidabili. Ed è bene prestare attenzione alla franchigia, che spesso equivale al costo di riparazione della scheggiatura (un centinaio di euro) e potrebbero essere previsti dei massimali.
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