10 libri di auto da leggere assolutamente
Dieci libri recenti che esplorano l'industria automobilistica italiana, una fusione di design, passione e innovazione tecnologica, mostrando come l'automobilismo in Italia sia considerato una vera forma d'arte.
In questo articolo
- I 10 LIBRI DI AUTO DA LEGGERE
- “1001 automobili, i grandi modelli di ieri e di oggi” di Simon Heptinstall
- "I nomi delle automobili" di Enzo Caffarelli
- "Automobili, design ed emozioni. Celebrazione del piacere estetico" di Carlo Bonzanigo
- "Come ho progettato il mio sogno. Il più grande ingegnere della F1" di Adrian Newey
- "Scuola guida Newton. La fisica dell'automobile" di Barry Parker
- "Volt! L'auto elettrica non salverà il mondo" di Serge Enderlin
- "L' industria dell'auto. Come la globalizzazione cambia la macchina che ha cambiato il mondo" di Fabio Cassia e Matteo Ferrazzi
- "Elon Musk." di Walter Isaacson
- "Curve. 15 lezioni sul car design" di Fabio Filippini
- "Utopia. Le forme dell'aria. Da Leonardo Da Vinci a Pagani Utopia" di Pietro C. Marani e Robert Puyal
“Come ho progettato il mio sogno. Il più grande ingegnere della F1” di Adrian Newey
“Come ho progettato il mio sogno. Il più grande ingegnere della F1” di Adrian Newey è una visione affascinante nel mondo del design in Formula 1, scritta dall’ingegnere dietro alcuni dei più rivoluzionari bolidi del circuito. Newey racconta il suo viaggio dalla gioventù alla vetta del motorsport, dettagliando le collaborazioni con team come Williams, McLaren e Red Bull Racing.
Nel libro, Newey mescola scienza e arte nel design delle auto, principio catturato perfettamente dalla sua frase: “Il design è dove la scienza e l’arte si fondono in equilibrio perfetto.” Questa autobiografia non solo delinea i successi di Newey, ma serve anche da ispirazione per innovazione e perseveranza nel settore tecnico.
“Come ho progettato il mio sogno” si rivela una lettura cruciale non solo per gli appassionati di Formula 1, ma per chiunque sia interessato a come la creatività e la precisione tecnica si uniscono per spingere i confini del possibile.