7 giorni con Kia Niro Plug-In Hybrid: Easy Rider
La Kia Niro Plug-In Hybrid unisce la facilità di un elettrodomestico, lo sfizio di un prodotto hi-tech, la versatilità di un crossover con la parsimonia di un’ibrida plug-in. Con il restyling, crescono qualità degli interni, Adas e infotainment. Quando si dice un’auto trasversale…
In questo articolo
Test Drive effettuato prima del DPCM del 4 marzo
La Kia Niro è proprio nata così: crossover ibrido. E il suo successo commerciale, fin dal 2016, ha dimostrato che la domanda di mercato era proprio lì ad aspettarla.
In ossequio ai precetti ecologici che nel frattempo si sono evoluti, non poteva che aggiungere alla sua formula la tecnologia plug-in, in grado di abbattere significativamente le emissioni di CO2 nel ciclo medio di guida.
TEST DRIVE KIA NIRO PLUG-IN HYBRID
IL DESIGN
Lunedì
Solo piccoli tocchi all’esterno, perché il modello è recente e perfettamente attuale nel suo segmento. Altri crossover di classe media nati e cresciuti solo con motorizzazione ibrida non mi vengono in mente, in effetti. Mentre mi ricordo piuttosto bene di colleghi e amici che l’hanno scelta proprio in quanto proposta “trasversale” alle varie categorie, “ecologically-correct” e con un design decisamente più di moda rispetto alle ibride allora in commercio.
Il restyling, dunque, non ha toccato l’estetica generale ma ha, invece, sapientemente dato nuova sostanza agli interni, luogo in cui si vive l’auto e arena competitiva dove gareggiano i vari concorrenti, nel frattempo aumentati numericamente. Quando salgo sulla Kia Niro Plug-In Hybrid del mio test drive, quasi non riconosco la plancia, profondamente rinnovata.
Leggi anche: il primo assaggio al volante modello