7 giorni con Kia Niro Plug-In Hybrid: Easy Rider
La Kia Niro Plug-In Hybrid unisce la facilità di un elettrodomestico, lo sfizio di un prodotto hi-tech, la versatilità di un crossover con la parsimonia di un’ibrida plug-in. Con il restyling, crescono qualità degli interni, Adas e infotainment. Quando si dice un’auto trasversale…
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RICARICA ELETTRICA
Giovedì
Finché la wall-box non sarà una realtà domestica, come il wi-fi o l’aria condizionata, bisogna cercare le colonnine nei centri commerciali, nei parcheggi dedicati o nei garage delle aziende. Oppure passare da un concessionario, come ha fatto il sottoscritto, giusto per una domanda ai tecnici del Service e una ai venditori per acculturarsi in materia (magari ci scappa anche un caffè), mentre si aspetta che la Kia Niro Plug-In Hybrid riprenda un po’ di autonomia elettrica.
Che poi è la principale ragione per cui sceglierla, ovvero bilanciare la percorrenza tra benzina e corrente per ottenere una “wow experience” che solo una plug-in è in grado di suscitare: più di 20 km/litro in città pare sia la norma, ma si può arrivare anche a 30. Diversa cosa è capire come risparmiare davvero, tenendo conto che il prezzo di listino della Niro Phev (dai 36K della Urban ai 41K della Evolution) è di 10K superiore a quello della Niro Hev a parità di allestimento: impossibile raggiungere un punto di pareggio senza individuare un canone di noleggio in proporzione più favorevole, che porti a un TCO vincente.
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