L’elettrica diventa sempre meno per tutti
Secondo JATO Dynamic alla base della sempre più marcata differenza di prezzo tra EV in Usa-Ue e Cina ci sarebbe una scelta di mercato: premium vs. popolare. Fatto sta che mentre in Europa il costo delle auto elettriche è aumentato del 14%, in Cina è sceso del 53%.
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Abbiamo già parlato dell’aumento costante del prezzo delle auto elettriche. Un nonsense, dato che le batterie costano sempre meno, ancor più paradossale ad un passo dalla scadenza che ci porterà tutti, volenti o nolenti, a guidare un’elettrificata.
A sottolineare il gap sempre più profondo tra offerta e (ammesso che ci sia) domanda è JATO Dynamic, secondo cui dal 2015 il prezzo medio delle EV è andato via via aumentando in Usa e Ue, mentre in Cina è quasi dimezzato. Non soprende, quindi, che nei prossimi anni ci allontaneremo sempre più dai marchi nostrani per avvicinarci al lontano Oriente.
Il rapporto “Affordable EVs and Mass Adoption: The Industry Challenge” (veicoli elettrici convenienti e adozione di massa: la sfida del settore), è evidente lo squilibrio dei prezzi dei veicoli elettrici tra le regioni globali, ma soprattutto il suo effetto sulla produzione e sulla vendita nei principali mercati.
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ELETTRICHE: PREZZI A CONFRONTO
2015 | 2022 | Differenza % 2015-2022 | Differenza % prezzo auto benzina vs elettrica | |
Europa | 49.000,00 € | 56.000,00 € | +14% | +27% |
Stati Uniti | 53.000,00 € | 64.000,00 € | +20% | +43% |
Cina | 67.000,00 € | 32.000,00 € | -52% | -33% |
La divergenza tra la Cina da un lato e l’Europa e gli Stati Uniti dall’altro è così marcata, sottolinea JATO, a causa di un diverso focus sulla produzione. Mentre gli OEM europei si concentrano sull’elettrificazione di modelli e segmenti premium, mantenendo alti i prezzi medi dei veicoli elettrici, negli Stati Uniti i consumatori sono più interessati a grossi pick-up e SUV, queste scelte rappresentano un ostacolo ad una evoluzione elettrificata che sia sostenibile anche economicamente.
Non solo: buona parte degli OEM nordamericani è in ritardo rispetto alle controparti cinesi ed europee quando si parla di elettrificazione, con l’unica eccezione di Tesla.
UNA BRECCIA NELLA MURAGLIA
In Cina, al contrario, il governo sta attivamente spingendo la democratizzazione dei veicoli elettrici, dove il prezzo utilizzato è una leva importante.
Il differenziale di prezzo in Cina (con i veicoli elettrici ora significativamente più economici delle auto a benzina) sta fornendo un forte impulso alle vendite nel Paese. Il marcato divario tra un’auto termica e una a batteria negli Stati Uniti e in Europa offre poi ai costruttori cinesi un’ulteriore opportunità: soddisfare le esigenze dei clienti nordamericani ed europei che cercano di combinare convenienza e sostenibilità.
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NON SOLO CINA
Come alcuni hanno già notato, ci sono altri offerenti sul mercato da tenere d’occhio. Il rapporto di JATO punta in particolare all’India, sottolineando che il governo indiano sostiene fortemente la produzione di EV.
Nel primo semestre del 2022 in India le vendite di veicoli elettrici hanno raggiunto la quota complessiva di EV vendute nel biennio precedente.
UNO J’ACCUSE CONTRO L’OCCIDENTE
Una parte significativa della popolazione mondiale è ancora esclusa dalla transizione dei veicoli elettrici a causa dell’accessibilità economica, rendendo gli obiettivi di riduzione delle emissioni irraggiungibili nel breve periodo.
Il rapporto JATO punta il dito contro Europa e Stati Uniti. Dare la priorità al profitto rispetto alla diffusione potrebbe alla fine costare caro ai produttori europei e statunitensi, poiché Cina, India e altri paesi emergenti potrebbero conquistare (e alcuni hanno già iniziato la propria avanzata) gran parte dei mercati globali.
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