ABB: “Ecco come sfatare i miti sull’auto elettrica”
L’ultima campagna lanciata da ABB si focalizza sui luoghi comuni che si sono diffusi sull’auto elettrica. Ecco come sfatarli.
In questo articolo
“In giro si dice che l’elettrico non abbia ancora molta autonomia. Secondo il 18° Rapporto ANIASA, un’auto aziendale percorre in media circa 122 km al giorno, meno della metà dell’autonomia di una ricarica. Qualcuno crede che le colonnine abbiano tempi di ricarica lunghi. Forse non lo sapevi ma ricaricare un veicolo elettrico può durare anche soli 15 minuti”.
Questi sono alcuni messaggi chiari lanciata dall’ultima campagna di ABB, l’azienda che in questi anni, con la sua business area Electrification, ha accompagnato a livello mondiale l’evoluzione della tecnologia di ricarica delle auto elettriche.
L’offerta per la mobilità elettrica prende il nome di Mobilità Aumentata: ovvero, ABB aumenta le possibilità legate all’elettrico grazie a soluzioni di ricarica per auto private, flotte aziendali, veicoli commerciali, trasporti su strada, autobus e pullman urbani e extraurbani. L’obiettivo dichiarato è quello di sfatare i miti tuttora esistenti sull’e-mobility e rispondere con sarcasmo alle fake-news. Vediamo quali sono i più comuni e cosa risponde ABB in merito.
I DUBBI SULL’AUTO ELETTRICA
L’autonomia
Si tratta di un aspetto essenziale. Quante volte abbiamo sentito dire che l’auto elettrica non ha ancora sufficiente autonomia? Tante. Gli sforzi compiuti negli ultimi anni dalle Case automobilistiche in merito, però, sono evidenti.
ABB sottolinea anche un altro dato: secondo l’ultimo Rapporto ANIASA, un’auto aziendale percorre in media circa 122 km al giorno, una percorrenza sufficiente per concludere la giornata senza dover ricaricare.
Approfondisci: le soluzioni per ABB Mobilità Aumentata
I costi
Il secondo nodo è quello legato ai costi. “Qualcuno pensa ancora che abbandonare i combustibili fossili sia costoso” recita la campagna di ABB. Una risposta in merito arriva dagli incentivi. “Se acquisti stazioni di ricarica elettriche puoi contare su tante agevolazioni, come ad esempio gli incentivi statali. E ammortizzare così i costi prima di quanto pensi” sottolinea ancora ABB.
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I tempi di ricarica
Un altro punto importante riguarda i tempi di ricarica. Oggi, però, l’infrastruttura è in grande evoluzione e ABB sottolinea come la ricarica oggi possa durare anche solo un quarto d’ora.
Grazie alle soluzioni di ricarica veloce Terra, “stazioni multistandard dotate di connettori per la ricarica in corrente continua con standard CCS – Combo 2 e CHAdeMO”, ABB riuscirà ad offrire una potenza fino a 350 kW per consentire di ridurre al massimo i tempi di rifornimento, aspetto fondamentale per la mobilità delle aziende.
Una colonnina per ogni veicolo
Quando si contano i punti di ricarica in Italia, spesso si pensa che ogni colonnina può ricaricare un solo veicolo alla volta. Un aspetto che frena l’acquisizione di veicoli elettrici e ibridi plug-in nelle aziende.
“Con una sola stazione ABB è possibile mettere in carica contemporaneamente anche più veicoli” sottolinea a questo proposito l’azienda. “Grazie alle dimensioni compatte e alla loro struttura modulare, le stazioni di ricarica Terra permettono di ottimizzare gli spazi permettendo la ricarica in contemporanea di due veicoli uno in AC e uno in DC, nelle configurazioni con più connettori”.
IL MESSAGGIO DI ABB
Commenta Antonio De Bellis, e-mobility lead manager di ABB Italia: “Si parla molto spesso della carenza e dell’insufficienza dell’energia elettrica e dell’infrastruttura, ma considerando che la conversione del parco mezzi in elettrico deve essere per forza graduale, ci sono i tempi per poter gestire in sicurezza la transizione, cogliendo l’opportunità per creare valore da questa trasformazione. Se il sistema Paese è titubante nei suoi obiettivi e nella roadmap verso l’elettrificazione dei trasporti, la maggiore disponibilità di offerta di mezzi elettrici ha attivato irreversibilmente il mondo del privato, verso il quale mettiamo a disposizione competenza ed esperienza, per accompagnarlo nel suo percorso di mobilità sostenibile”.
Ecco uno dei messaggi più significativi della campagna ABB:
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