Aftersales e remarketing: due fulcri nel nuovo mix di mobilità
Aftersales e remarketing saranno due fulcri della mobilità futura, considerando la Mobility Transformation in atto: ne abbiamo parlato al Fleet Motor Day con un Costruttore premium e con alcune aziende della filiera dei servizi.
In questo articolo
Nel nuovo mix della mobilità, il remarketing e l’aftersales stanno assumendo un ruolo sempre più importante. Questo stato dell’arte vale ancora di più adesso, in un mercato fortemente condizionato dalla coda lunga della pandemia e dalla mancanza di prodotto nuovo. Ne abbiamo parlato con un Costruttore premium, BMW Group, e con alcune aziende della filiera dei servizi, LoJack, CSM 360 e Nobis Assicurazioni.
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Il tema, di stretta attualità e che diventerà ancora più centrale nel prossimo futuro, ha animato la terza tavola rotonda del workshop che ha aperto il Fleet Motor Day 2021.
REMARKETING: IL PUNTO DI VISTA DEL COSTRUTTORE
“Da una parte la carenza di prodotto, dall’altra la domanda consistente nata nel periodo della pandemia: la combinazione di questi due fattori sta determinando una crescita di valore dell’usato“ esordisce Dario Mennella, head of Used Car BMW e Mini.
Un valore che il Costruttore può alimentare con strategie ben precise. “Attraverso la nostra rete di concessionari, certifichiamo e garantiamo le nostre vetture usate con ‘BMW Premium Selection‘ e ‘Mini Used Car Next‘, dando valore aggiuntivo alla vettura stessa, come certificazione di qualità e garanzia sull’utilizzo futuro”. Per valorizzare ancora di più la catena del remarketing, oggi c’è un’alleata in più: la digitalizzazione. “Digital significa velocità e accuratezza nella gestione del veicolo di seconda mano, dalla perizia ai controlli di qualità” specifica Mennella.
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SERVIZI AD HOC
In un contesto in grande trasformazione come quello attuale, dunque, i servizi legati al remarketing e all’aftersales diventano sempre più basilari, specie quando si parla di servizi alle flotte aziendali: dalla manutenzione, che sfruttando le potenzialità della telematica è destinata a diventare sempre più predittiva, alle soluzioni telematiche stesse fino ad arrivare a quelle assicurative.
Il valore della telematica
“Partendo dalla telematica base, che ormai proponiamo da anni, abbiamo lanciato servizi specifici per le flotte” sottolinea Massimo Braga, general manager di LoJack Italia che, attraverso le sue soluzioni telematiche e i servizi innovativi applicati al settore automotive, interpreta la Mobility Transformation in atto.
Due esempi importanti, in tal senso, sono un nuovo portale che consente alla flotta di monitorare i veicoli e il loro contenuto e Passport, una soluzione nata proprio, spiega Braga, “per migliorare la certificazione del veicolo usato: grazie alla telematica montata a bordo, riusciamo a ricostruire la carta d’identità della vettura. Ovvero come è stata guidata, su quali percorsi, se i km sono quelli veri, se la manutenzione è stata effettuata regolarmente e se ci sono stati crash”. In altre parole, anche qui, più valore al remarketing.
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Il valore dell’assistenza
Si concentrano invece sulla manutenzione le soluzioni di CSM 360, azienda relativamente “giovane” ma che si è affermata sul mercato, specie dopo l’avvento della pandemia. “Abbiamo costruito una rete assistenziale appositamente per gestire la mobilità elettrica e, in considerazione dell’attuale mancanza di prodotto nuovo, abbiamo lavorato sull’usato, revisionando i processi di remarketing per poter fornire più prodotto di qualità alla filiera” evidenzia il general manager Simone Guidi.
In termini di servizio, la nuova frontiera è costituita dalla manutenzione predittiva, che punta a sfruttare i dati della telematica (prassi che oggi non avviene ancora con regolarità e in tutte le sue potenzialità) per migliorare il processo di assistenza. “Abbiamo avviato dei pilot con importanti società di noleggio e di telematica per trasferire alla flotta e al driver il valore che può dare la diagnosi predittiva” sottolinea ancora Guidi.
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Il valore dell’assicurazione
Anche i servizi assicurativi, oggi, possono costituire un valore aggiunto importante. “Questa fase di cambiamento rappresenta una gran bella sfida per il mondo assicurativo” spiega Maria De Nobili, direttore Business Unit Automotive di Nobis Assicurazioni. La realtà odierna è caratterizzata infatti dal passaggio da una logica “Car-centrica” a una logica “Mobility centrica”.
Nobis sta rispondendo alle esigenze che stanno nascendo in tutta la filiera dell’auto con, continua Maria De Nobili, “iniziative nuove e importanti”. Il riferimento va ai nuovi prodotti, che consentono di sostenere, attraverso le coperture assicurative, “la spinta verso l’elettrificazione e l’usato”. Il futuro dell’auto, dunque, sarà sempre più incentrato sui servizi.
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