Angela Merkel chiede all’UE una transizione più graduale verso l’elettrico
La richiesta della cancelliera tedesca è molto chiara: l'UE deve spingere all'elettrico, ma in maniera più graduale e con una strategia comune e sensata. Infatti, un cambio radicale provocherebbe una crisi importante per il settore.
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Angela Merkel, nelle ultime ore, ha fatto un intervento a favore delle automobili a motori endotermici benzina e diesel: nel suo discorso, è emersa chiaramente la richiesta alle istituzioni dell’Unione Europea di procedere in maniera più graduale nella transizione all’elettrico.
Una discorso molto importante, tenuto di fronte alla BDA, l’associazione degli imprenditori tedeschi, e che ha spinto a riflettere, soprattutto considerando che la Merkel è sempre stata una delle più convinte sostenitrici della mobilità elettrica.
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ANGELA MERKEL SOSTIENE L’ENDOTERMICO IN QUESTA CRISI
Il discorso della cancelliera tedesca, ovviamente, non è un voltafaccia rispetto a quanto ha sempre sostenuto.
La massima carica della Germania, però, sostiene che in questo periodo in cui l’Europa sta vivendo una fortissima crisi economica, la strada migliore è quella di una transizione all’elettrico che sia quanto più graduale, a tappe.
Merkel, quindi, si pone contro a un cambiamento sconsiderato e troppo rapido in quanto sancire immediatamente la fine dei motori endotermici porterebbe a una gravissima crisi in tutto il settore dell’automotive.
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GOVERNO E INDUSTRIE DEVONO COLLABORARE
Il supporto all’industria da parte del governo tedesco non è solo a parole: infatti, la cancelliera ha pensato di rilanciare un gruppo di lavoro tra governo e industria tedesca dell’auto, con una squadra specializzata che sia in grado di accompagnare l’industria tutta verso l’elettrico, con una strategia pensata e sensata, condivisa con l’Europa.
Il discorso della Merkel nasce in seguito alle nuove normative Euro 7, in arrivo nel 2026, e che secondo le prime indiscrezioni rappresenterebbero un nuovo grande schiaffo al motore endotermico, con anche alcuni esperti convinti che ne possa decretare la morte prematura.
La stessa Merkel ne ha visto limiti troppo stringenti, e una condanna non troppo velatamente nascosta visto che renderebbe le auto tecnicamente impossibili da produrre.
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