Da trent’anni è “sulla strada”: auguri a Volkswagen California
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Da trent’anni è il riferimento di chi si vive “on the road“, gli esponenti di quella “Beat Generation” celebrata da Jack Kerouac nel suo capolavoro omonimo, traducibile in italiano come “Sulla strada”, in cui si legge: “Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati – Dove andiamo? – Non lo so, ma dobbiamo andare“. Volkswagen California, il camper del Marchio di Wolfsburg, ha festeggiato il traguardo percorrendo più di 500 km.
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La carovana di veicoli è partita alla (ri)scoperta dei luoghi a cui si richiama nel nome, in particolare il tratto della West Coast, che racchiude località rinomate quali San Diego, Los Angeles, Seattle e la patria indiscussa del movimento “Beat”, San Francisco.
Vogliamo ripercorrere insieme a voi la storia di questo modello, basato sul Transporter, un’altra icona del costruttore tedesco nel segmento dei veicoli commerciali leggeri.
La generazione del California attualmente sul mercato, la quarta, è costruita a partire dalla versione T6 (dove la consonante utilizzata costituisce chiara allusione alla base iniziale).
GLI ESORDI DI VOLKSWAGEN CALIFORNIA
Correva il 1988 quando Volkswagen – sfruttando il know-how di Westfalia, suo fornitore per quanto riguarda l’allestimento camper (ecco perché gli antenati del California odierno erano chiamati anche Westfalia) – si presentava a una fiera di settore ad Essen per mostrare il frutto della elaborazione compiuta su uno dei suoi furgoncini T3 (o T25, come erano anche identificati).
“Pastel White” e “Marsala Red”, i due colori proposti per gli esterni, mentre l’abitacolo spiccava per una diversa, ottimizzata distribuzione degli ambienti e per l’attenzione al dato estetico.
Oltre che al Transporter, la prima serie del camper tedesco si legava, per la parte meccanica, al Bulli, il pulmino legato nell’immaginario collettivo ai “figli dei fiori” e alla cultura hippie.
LA RIVOLUZIONE DELLA SECONDA SERIE
Le vendite – subito alte – legate al modello coprirono il triennio 1988-1990. Fu allora, con l’avvento del Vw T4 e la rilevante novità tecniche prospettata (lo spostamento del motore dal retro alla posizione anteriore secondo lo schema “tuttoavanti”), che anche Volkswagen California cambiò aspetto e persino “sotto-pelle”.
VIDEO: I RICORDI DEL PASSATO CON LO SGUARDO AL FUTURO
A beneficiare della rivoluzione, che si protrasse a lungo nel tempo (la terza generazione, legata al lancio del T5, avvenne solo nel 2003) fu soprattutto l’abitabilità degli spazi interni, in particolare per quanto attiene all’area posteriore del mezzo.
Si registrarono tuttavia interventi anche per quanto attiene alla gamma delle motorizzazioni, andata ampliandosi soprattutto nella prima fase della commercializzazione; e con riferimento agli schemi delle sospensioni.
LA SVOLTA DOPO L’ADDIO A WESTFALIA
Nel frattempo – siamo nel 2001 – il Gruppo Daimler aveva completato la sua presenza all’interno della divisione Van Conversion di Westfalia, facendola entrare completamente nella propria orbita quale sussidiaria.
Per Volkswagen si aprì in quel momento una stagione totalmente nuova, che richiedeva al Marchio tedesco di progettare e costruire interamente da solo la sua gamma camper.
Il terzo atto di questo spettacolo che si sta riproponendo davanti ai vostri occhi andò in scena già due anni più tardi – quindi nel 2003 -, con l’ingresso sul mercato del Vw T5.
Nel 2004 due studi di design furono presentati al Caravan Salon di Düsseldorf, il Tramper e il Beach, il secondo dei quali entrò in produzione nelle varianti Multivan e Beach, per aprirsi poi nel 2007 a una nuova soluzione che prevedeva il letto a scomparsa che in precedenza era prerogativa del solo alto di gamma.
IL MODELLO IN COMMERCIO OGGI
Il sipario deve sollevarsi solo un’ultima volta per consentirci di parlare del modello T6, la generazione di Volkswagen California in vendita dal 2015 (nel 2010 si era avuto un facelift del T5) nelle versioni Beach e Ocean.
Se la silhouette della “casa su quattro-ruote” del Brand di Wolfsburg è rispettosa del bagaglio esperienziale sin qui conservato – e guarda quindi al passato -, sono le dotazioni infotainment e gli ausili alla guida offerti di serie a far intravvedere un futuro di continui successi.
Ne citiamo solo alcuni: controllo adattativo della velocità di crociera (ACC) con Front Assist; assistenza in frenata, al parcheggio e per la partenza in salita; sistema di rilevamento della stanchezza del conducente; Side Assist; indicatore della pressione degli pneumatici.
E ancora: frenata anticollisione multipla e sistemi di illuminazione, come gli abbaglianti con funzione antiabbagliamento automatica e i fendinebbia con luci di svolta statiche integrate. Il tutto inserito in un progetto curato sul piano del design, del comfort, ma anche di una meccanica sempre più amica dell’ambiente.