Arrivo “imperiale” del Giro d’Italia a Roma. Ma Toyota non si ferma…

Con una volata…imperiale di Mark Cavendish si è chiusa la 106esima edizione del Giro d’Italia vinto – quasi un record – per soli 14 secondi dallo sloveno Primoz Roglic.

Gli altri distacchi più piccoli nella Storia della Corsa Rosa erano stati nel 1948, quando Fiorenzo Magni anticipò Ezio Cecchi di 11 secondi, e nel 1955, quando beffò Fausto Coppi per 13 secondi, e nel 1974 quando Eddy Merckx batté per soli 12 secondi Gianbattista Baronchelli. 

Volata imperiale che si è svolta, appunta, nella splendida cornice dei Fori Imperiali a Roma, per la quinta volta nella Storia sede di arrivo della Corsa Rosa, che hanno visto durante tutta la giornata (assieme al villaggio di Piazza del Popolo) una grande partecipazione popolare, che ha interagito con i numerosi sponsor presenti.

Tra cui anche Toyota, Mobility partner del Giro, che ha fatto su e giù – ed è proprio corretto dirlo così… – per l’Italia con ben 50 veicoli, tra cui le Rav4 Full e Plug-in Hybrid, la Corolla Hybrid Touring, la full electric bZ4X,  la Mirai a idrogeno e la piccola di Casa, la Yaris, esposta nel Villaggio sia in versione GR, sia in quella super-venduta della Cross.

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Testimonial d’eccezione

Tra i tanti vip presenti all’arrivo, ciclisti del passato, ma anche uomini di spettacolo e altri sportivi, Anche Bebe Vio e Massimo Temporelli, ambassador Toyota, con l’atleta  che ha parlato di quasi un “ossimoro tra la città dove siamo, una delle più antrche del mondo, percorsa a bordo di una Mirai a idrogeno, ovvero una delle tecnologia più nuova esistenti“, mentre il divulgatore scientifico si è soffermato su quello che sta facendo Toyota per il riciclo, ovvero “si comporta come la Natura, dove qualsiasi cosa viene riusato per uno scopo“. 

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La sostenibilità secondo Luca’

Toyota è partita per tempo con l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni. Lo ha fatto sin dal 2015, quando ha lanciato il progetto Environmental Challenge 2050, con l’obiettivo di per ridurre del 90% le emissioni nel 2050 – rispetto al 2010. E l’amministratore delegato del Gruppo Toyota Italia Luca’  lo ha sottolineato, ribadendo l’impegno del gruppo in questa direzione e sposando, ancora fino al 2025, la Corsa Rosa. E i suoi contenuti. “E’ un nostro impegno sulla sostenibilità. E sempre più il Giro è sostenibile, sempre più noi ci impegniamo in una società e una mobilità più sostenibile. Da un lato investiamo per raggiungere una neutralità carbonica, entro il 2030 le nostre fabbriche e le nostre strutture lo saranno, ed entro il 2040 lo saranno anche i nostri fornitori. Questo è il primo impegno. Il secondo è quello di creare una Circular Economy,  grazie alla quale riutilizzare tutto ciò che usiamo nella nostra produzione“.

Arrivederci quindi da Roma e appuntamento all’anno prossimo. Naturalmente ancora con Toyota e con Fleet Magazine!

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