ASPI investe 21,5 miliardi (e aggiunge 100 aree di servizio con ricarica Fast)
"Una ventina di progetti in corso per le ricariche elettriche delle auto nelle aree servizio e chiuderemo l'anno con 50 aree di servizio con la ricarica elettrica fast charge", così l'ad ASPI Tomasi. E per giugno 2023 diventeranno 100
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Investimenti complessivi per 21,5 miliardi di euro nei prossimi dieci anni, 7 dei quali destinati alla manutenzione della rete autostradale, di ponti, viadotti e gallerie. Così ASPI (la concessione ha una data di scadenza al 2038) annuncia una massiccia campagna di investimenti per migliorare le infrastrutture, comprese quelle di ricarica. Il Gruppo sta infatti lavorando all’installazione di colonnine fast: per fine anno saranno 50 le aree di servizio della rete Aspi “infrastrutturate con la ricarica elettrica” e per giugno 2023 saliranno a 100.
A breve sarà anche aperto il lotto della Barberino-Firenze Nord e un milione di utenti avrà accesso al cashback già il mese prossimo.
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IL PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO DI ASPI
L’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, ha illustrato alle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera il piano economico-finanziario della società.
Innanzitutto si punterà sulla manutenzione (un nodo fondamentale dopo il crollo del Ponte Morandi) e Tomasi sottolinea “l’impegno economico in questi anni è cresciuto costantemente, fino a 800 milioni di euro nel 2021” e che ci sono state “oltre 19.000 ispezioni in un anno tra ponti, viadotti e gallerie“.
Secondo quanto spiegato dall’ad sarebbero circa 6 i miliardi di euro “pronti per essere cantierizzati” e ulteriori 2,8 miliardi di euro per opere che “sono già state sviluppate e vedranno completati gli iter autorizzativi con la consegna dei progetti esecutivi nel 2022“.
Non è finita, Aspi sta “lavorando per aprire cantieri per la realizzazione di nuove infrastrutture, per un valore complessivo di quasi 9 miliardi di euro“. Tomasi annuncia poi l’apertura del lotto Barberino-Firenze Nord.
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Una nuova società
Aspi ha costituito una società di ingegneria, la Tecnet, per supportare i lavori di ammodernamento della rete. “La società fattura circa 100 milioni di euro in servizi di ingegneria all’anno, siamo i secondi a livello nazionale per volumi di attività dopo Italferr“, spiega Tomasi.
Il cashback
L’ad ha parlato anche di cashback, “la prima iniziativa a livello europeo che modula il pedaggio in funzione del traffico“, sottolinea. “Attiveremo a partire dal 15 marzo una sperimentazione dove l’utente non deve più fare la foto del biglietto di uscita, ma basterà la lettura della targa e l’utente avrà immediatamente la notifica della modulazione del pedaggio“, spiega.
“Siamo partiti da numeri relativamente piccoli, oggi abbiamo l’ambizione di avere 250mila download, a partire dal prossimo mese ulteriori 750mila utenti, quelli dei mezzi pesanti, potranno usufruire dello sconto, quindi un milione di utenti potranno usufruire del cashback“, afferma Tomasi.
Il tracciato della Gronda di Genova
Tomasi ha poi parlando del tracciato della Gronda di Genova, escludendo che possa essere modificato. “Per realizzare un progetto complesso come la Gronda di Genova si sono spesi più di 100 milioni di euro solo di verifiche ispettive nella zona e quindi pensare di modificare di un solo metro il tracciato vuol dire ripartire normalmente con le valutazioni di impatto ambientale” per cui “è assolutamente impossibile“.
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