Le auto elettriche disperdono il 20% dell’energia sulla strada
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Con le auto elettriche, la preoccupazione principale è l’autonomia garantita e il tempo necessario per ricaricare le batterie. Ci si interessa poco, invece, del consumo di corrente.
L’energia elettrica ha un costo, anche se di gran lunga inferiore rispetto ai carburanti tradizionali: in media si spendono circa 5 euro ogni 100 chilometri percorsi.
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LA RICARICA DELLE AUTO ELETTRICHE
La ricarica delle auto elettriche (leggi qui i 5 consigli per aumentarne l’autonomia) comporta sempre perdite di energia, che si fanno più consistenti se l’intensità della corrente aumenta. Così, la quantità di energia che arriva al motore è sempre minore di quella che viene prelevata dalla rete.
In questo senso, si parla di rendimento (o efficienza) della ricarica: un valore dell’80%, per esempio, significa che il 20% della corrente utilizzata non è disponibile per azionare l’auto, ma si disperde.
Lo stesso discorso vale, ovviamente, per le auto ibride plug-in.
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TANTE VARIABILI
L’efficienza della ricarica delle auto elettriche dipende da diversi fattori. In primis, l’intensità della corrente, perché al suo aumentare cresce pure l’effetto Joule, ovvero la trasformazione dell’energia elettrica in calore. Ciò significa che una ricarica lenta è più efficiente di una rapida, ma, se si considera il tempo necessario per completare l’operazione, questo aspetto passa in secondo piano.
Inoltre, a parità di intensità di corrente, contano anche la qualità del caricatore dell’auto e il sistema di gestione della batteria. Il primo è il dispositivo che converte la corrente alternata della rete in continua, l’unica compatibile con gli accumulatori (questa trasformazione, però, comporta la perdita di una parte dell’energia). Il secondo è di fatto una centralina che tiene sotto controllo il livello di carica delle singole celle della batteria (scopri qui quanto ci mette a degradarsi) e smista di conseguenza il flusso di corrente (anche questo dispositivo è fonte di dissipazioni di energia).
Infine, le caratteristiche dell’accumulatore fanno sì che la corrente fornita al motore sia sempre inferiore di quella necessaria per caricarlo.