SURVEY | Auto elettriche e ibride in concessionaria: a che punto siamo?

Le auto elettriche e ibride stanno entrando sempre più negli showroom, ma i concessionari sono pronti per la transizione energetica? Ci siamo posti questa domanda e, per rispondere in maniera approfondita, abbiamo condotto una survey dal titolo “L’e-mobility entra in concessionaria”.    

Un’indagine, effettuata a giugno e luglio di quest’anno tramite il metodo CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), ovvero inserendo le risposte in un form on-line, che ha coinvolto un campione di 60 dealer italiani, con un totale di 344 sedi, 9.037 dipendenti e oltre 295mila veicoli venduti, tra nuovo e usato, nel 2020. Uno studio che ha seguito quello, sempre sulla sostenibilità, effettuato su un campione di 102 Fleet e Mobility Manager.

L’E-MOBILITY ENTRA IN CONCESSIONARIA: LO STATO DELL’ARTE

Il peso delle auto elettriche e ibride

Oggi si parla quasi esclusivamente di auto elettriche e ibride, ma nel 2020 questi veicoli hanno pesato ancora relativamente poco sul totale delle vendite dei dealer. Sicuramente meno rispetto alle auto termiche.

Con una differenza tra l’ibrido, che in totale supera il 20% (un veicolo su cinque, pari a oltre 63mila veicoli), e l’elettrico, che invece si attesta al 3% (complessivamente circa 7.500 veicoli venduti dal campione). La proporzione è indicativa: l’89% delle vendite “elettrificate” è rappresentata dalle auto ibride.

Tra queste, il Mild Hybrid occupa il 12% di quota, il Full Hybrid il 5% di quota e il Plug-in Hybrid il 4%. Numeri piccoli, se confrontati con quelli del benzina e del diesel, che nel 2020 hanno rappresentato rispettivamente il 36% e il 34% delle vendite del nostro panel.

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Vendita

I concessionari si stanno organizzando in maniera strutturata per la vendita di auto elettriche e ibride, anche se soltanto il 47% degli intervistati ha costruito un team dedicato. Il 3% lo sta inserendo in questi mesi, ma tutti stanno formando i venditori.

L’85%, inoltre, offre ai clienti un parco demo di auto ibride per i test drive, mentre l’84,5% ha un parco demo di auto elettriche.

Post-vendita

La metà esatta dei concessionari che hanno partecipato alla survey ha già creato un’area esclusiva per la manutenzione dei veicoli elettrici e ibridi, mentre il 18% del campione l’ha in condivisione. Anche il 32% che non si è ancora dotato di una struttura specifica, però, sta formando i meccanici.

L’installazione dei punti di ricarica in concessionaria, invece, procede spedita: l’85% del campione li ha già inseriti all’interno degli showroom e il 60% dei dealer che non l’ha fatto lo farà nei prossimi 12 mesi.

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Futuro

La crisi produttiva pesa, ma occorre sottolineare che quasi tutti i concessionari intervistati prevedono un ulteriore sviluppo delle auto elettriche e ibride nei prossimi 12 mesi, per alcuni superiore addirittura all’80%. Tra le alimentazioni, prevarrà il Mild Hybrid, indicato dal 43% del campione, seguito dal Plug-in Hybrid (30%) e, più indietro, dal Full Hybrid (15%) e dall’elettrico (12%).

Non è però tutto oro quello che luccica: il 64% degli intervistati sostiene infatti che l’attuale vendita delle vetture elettrificate non compensa la diminuzione delle vendite di quelle tradizionali. E in futuro la transizione potrà portare, secondo alcuni, a una diminuzione significativa del numero degli addetti.

In definitiva, l’e-mobility sta entrando sempre più in concessionaria, sono stati fatti grandi passi negli ultimi tempi, ma c’è ancora tanto da fare, consideando anche che adesso la coda lunga del Covid e la carenza di prodotto stanno creando grosse difficoltà a tutta la filiera.

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