Auto elettriche: quali sono le province italiane più virtuose?

Tra le province italiane più virtuose in tema di auto elettriche, vince Milano. Bene anche Bologna, Trento, Genova e Parma. Ecco i risultati del report di Legambiente e Motus-E.
Quali sono le province italiane più virtuose in materia di auto elettriche? Una domanda di stretta attualità, che trova la sua ragion d’essere nella necessità di aumentare il numero delle infrastrutture di ricarica sul territorio nazionale per promuovere l’e-Mobility.
Una risposta arriva del dossier pubblicato nelle settimane scorse dal rapporto “Le città elettriche” firmato da Legambiente e Motus-E. Un dossier che ha analizzato 104 capoluoghi di provincia italiani attraverso diversi indicatori riguardanti le auto elettriche. Risultato: una prima mappatura puntuale sull’offerta di mobilità a emissioni zero su tutto il territorio nazionale. In generale, i punti di ricarica per le auto elettriche in un anno sono passati da 2.368 a 5.507, con un aumento di oltre il 130%.
AUTO ELETTRICHE: I PARAMETRI
I parametri presi in considerazione per questa particolare graduatoria sono:
- l’accessibilità urbana, dove con questo termine si intende il miglioramento dell’accessibilità alle aree urbane e periurbane mediante sistemi di mobilità e trasporti sostenibili e di alta qualità anche sotto il profilo ambientale, economico e sociale.
- la quota di mobilità a emissioni zero, ovvero l’effettiva presenza di auto e moto elettriche sul totale del circolante (un millesimo nel migliore dei casi). Con un valore molto maggiore dato ai mezzi elettrici in sharing, dato che percorrono più spostamenti e chilometri al giorno.
- il giudizio sulle politiche: ovvero le politiche urbane che partono dagli strumenti di piano, la loro attuazione, le zone a basse emissioni ecc.
LE REGIONI PIÙ VIRTUOSE
Partendo dalle Regioni, in termini di presenza o di colonnine di ricarica, ovvero il numero totale di prese disponibili omologate, il podio, se si considerano le stazioni con più di 11 kW, è occupato dalla Lombardia (1.134), dal Trentino Alto Adige (709) e dal Veneto (528), seguite dalla Toscana, dal Piemonte e dall’Emilia Romagna. In coda Abruzzo (48), Basilicata (27) e Molise (8).
Considerando invece le stazioni caratterizzate da meno di 11 kW, vince la Toscana (699), seguita da Lombardia (499) e Lazio (234). In coda, Campania (14), Basilicata (7) e Molise (5).
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LE PRINCIPALI PROVINCE
Venendo invece all’analisi dei capoluoghi, ci sono province in cui i parametri che consentono di utilizzare al meglio le auto elettriche sono già molto sviluppati.
Al primo posto si attesta senza alcun dubbio Milano (dove il 52% degli spostamenti avviene in modo totalmente sostenibile, l’accessibilità si attesta al 64% e il giudizio sulle politiche è 4 su 5); bene anche Bologna (accessibilità: 37%, quota di mobilità a zero emissioni: 48%, giudizio sulle politiche: 4 su 5), Trento (accessibilità: 40%, quota di mobilità a zero emissioni: 39%, giudizio sulle politiche: 4 su 5), Genova (accessibilità: 36%, quota di mobilità a zero emissioni: 39%, giudizio sulle politiche: 2 su 5) e Parma (accessibilità: 37%, quota di mobilità a zero emissioni: 36%, giudizio sulle politiche: 3 su 5).
Napoli, con il 50% dei trasporti sostenibili, (accessibilità: 34%, giudizio sulle politiche: 2 su 5) riscatta la bassa posizione della Campania per quanto riguarda le Regioni. Più indietro Torino (accessibilità: 27%, quota di mobilità a zero emissioni: 40%, giudizio sulle politiche: 3 su 5), Roma (accessibilità: 27%, quota di mobilità a zero emissioni: 20%, giudizio sulle politiche:1 su 5) e Firenze (accessibilità: 26%, quota di mobilità a zero emissioni: 17%, giudizio sulle politiche: 3 su 5).
In alcune zone d’Italia, infine, ci sono case history virtuose come quella di Sibeg, l’azienda siciliana distributrice dei prodotti Coca Cola, che ha sposato per la maggior parte della sua flotta la mobilità a zero emissioni.