Auto elettriche: una storia lunga quasi 200 anni
Dai primissimi prototipi di carrozze della prima metà dell’ottocento realizzati dall’inventore scozzese Robert Anderson, alla Detroit Electric di Thomas Edison, quella delle auto elettriche è una storia che nasce ben prima della creazione di marchi come Tesla e Polestar.
In questo articolo
- Albero genealogico dell'auto elettrica
- La 'Horseless Carriage' di Robert Anderson (1832)
- La 'Jamais Contente' di Camille Jenatzy (1899)
- Baker Electric (1899)
- Camona tipo 'Ausonia' (1906)
- Detroit Electric (1907)
- Kenney Kilowatt (1950)
- Fiat X1/23 (1972)
- Fiat Panda 'Elettra' (1990)
- General Motors EV1 (1996)
- Tesla Roadster (2008)
Baker Electric (1899)
Nata, cresciuta e morta a Cleveland, nello stato dell’Ohio, la Baker Motor Vehicle Company è stato il primo produttore al mondo a produrre auto elettriche in serie. Il suo primo modello, prodotto a partire dal 1899 e venduto a 850 dollari, oltre a raggiungere i 35 km/h, con le batterie completamente cariche poteva coprire una distanza di 80 km.
Tra i più celebri estimatori di vetture marchiate Baker Electric si possono annoverare Thomas Edison, che progettò le batterie al nichel che azionavano le vetture prodotte a Cleveland, Helen Taft, moglie del 27º presidente degli Stati Uniti d’America William Howard Taft, e il re del Siam Chulalongkorn che acquistò un “sobrissimo” modello rifinito in avorio e oro, con sedili rivestiti in pelle di cinghiale.
Camona tipo ‘Ausonia’ (1906)
L’industria italiana è da sempre una vera e propria pioniera nel settore dell’automotive. Le prime vetture elettriche commercializzate in Europa venivano infatti prodotte a Milano. Era il 1902 quando la SIVE, piccola ditta fondata alla fine dell’ottocento dall’ingegnere Gino Turinelli in via Spontini, fece uscire dal proprio stabilimento i primi quattro veicoli elettrici a sei posti e destinati al servizio di trasporto pubblico.
Una novità all’interno del contesto urbano meneghino, in grado di destare interesse e curiosità in tutta la cittadinanza. Dopo aver prodotto le sue prime carrozze a propulsione elettrica, Turinelli ricevette nel 1902 un’allettante proposta: entrare in società con le Officine Sesto San Giovanni. L’offerta venne accettata e l’ingegnere spostò la propria ditta, rinominata Ausonia, nell’opificio sestese, dove continuò a produrre le proprie auto con alterne fortune fino al 1906.