I 5 falsi miti da sfatare sulle auto a guida autonoma
Le auto a guida autonoma sono sempre più al centro dei dibattiti sui media e tra gli italiani. La prospettiva affascina, ma occorre chiarire alcuni dati di fatto. In primis, eccezion fatta per le sperimentazioni, la guida autonoma al 100% oggi non esiste. Sfatiamo, dunque, alcuni miti che si sono diffusi sull’autonomous driving.
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2) LE AUTO A GUIDA AUTONOMA NON SONO SICURE
Una recente survey di Deloitte, effettuata a livello europeo con un focus particolare sul mercato italiano, testimonia che circa un nostro connazionale su tre (29% degli intervistati) ritiene le auto a guida autonoma non sicure, una percentuale peraltro in linea con le opinioni diffuse nel resto del mondo. Per la maggior parte degli italiani (53%) hanno inciso le notizie degli incidenti che hanno coinvolto le self driving car, in particolare quello mortale in Arizona (investimento di un pedone da parte di una vettura senza conducente) dello scorso anno.
In realtà, il fatto che le auto a guida autonoma di per sé non siano sicure è pura leggenda. Saranno auto sofisticate, dotate dei più avanzati sistemi Adas che consentono alla macchina di arrivare là dove l’uomo non può fisicamente arrivare. Non a caso, un recente studio dell’Agenzia del Dipartimento dei Trasporti USA sostiene che il numero degli incidenti è destinato a calare dell’80% nei prossimi 15 anni. La problematica è piuttosto un’altra e richiede un lavoro importante da parte delle istituzioni: l’automazione dei veicoli comporta la necessità di riprogettare nei prossimi anni l’intero sistema di circolazione: dalle strade, ai marciapiedi, fino alle corsie preferenziali e alla segnaletica stradale. Quest’ultima, per fare un esempio concreto, deve essere pensata “per la macchina”, ovvero i cartelli devono essere sempre leggibili dai sensori e dalle videocamere per assicurare che i sistemi di guida autonoma svolgano correttamente il loro compito.
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