I 5 falsi miti da sfatare sulle auto a guida autonoma
Le auto a guida autonoma sono sempre più al centro dei dibattiti sui media e tra gli italiani. La prospettiva affascina, ma occorre chiarire alcuni dati di fatto. In primis, eccezion fatta per le sperimentazioni, la guida autonoma al 100% oggi non esiste. Sfatiamo, dunque, alcuni miti che si sono diffusi sull’autonomous driving.
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5) LE AUTO A GUIDA AUTONOMA SONO FACILMENTE HACKERABILI
L’auto a guida autonoma è, molto spesso, associata al concetto di cybersecurity. In effetti, essendo il sistema di autonomous driving un insieme di software, questi ultimi possono essere soggetti, come i computer, ad attacchi di hacker dall’esterno. Sappiamo, non a caso, quanto le automobili siano ancora oggi appetibili agli occhi dei malintenzionati. Anche su questo punto le Case stanno lavorando.
E, in realtà, possiamo affermare con certezza come attaccare un’auto a guida autonoma non sia un compito facile. Il funzionamento corretto delle centraline, infatti, è legato ai dati trasmessi da diversi sensori (non da uno solo) e le vetture saranno programmate per non fidarsi di un sensore che trasmette informazioni molto diverse rispetto agli altri. Per questo, gli hacker, per entrare nei sistemi, saranno costretti a disattivare tutti i sensori. E manomettere un’auto a guida autonoma non sarà certo più facile rispetto a rubare una vettura “tradizionale”. La garanzia arriva anche e soprattutto dai Costruttori, che hanno creato, non a caso, al loro interno vere e proprie divisioni dedicate alla cybersecurity.