30 auto italiane diventate icone [FOTO]
Facciamo una panoramica sulle auto italiane che sono diventate vere e proprie icone. Non sono vetture del passato, non sono vetture del presente: sono successi senza tempo e intramontabili.
In questo articolo
- 30 AUTO ICONICHE ITALIANE
- LE AUTO CHE ABBIAMO GUIDATO
- Fiat Panda
- Fiat Uno
- Fiat Tipo
- Fiat Punto
- Fiat 500
- Autobianchi A112
- Autobianchi Y10
- LE AUTO DEI PAPÀ E DEI NONNI
- Lancia Thema
- Alfa Romeo Giulia
- Alfa Romeo Giulietta
- Alfa Romeo Alfetta
- Fiat Croma
- LE AUTO DEI FILM
- Alfa Romeo Montreal
- Fiat Ritmo
- Autobianchi Bianchina
- Lancia Aurelia
- Alfa Romeo Duetto
- Fiat 500 Giardiniera
- LE SUPERCAR
- Lamborghini Countach
- Lamborghini Diablo
- Ferrari Testarossa
- Ferrari F40
- Maserati Quattroporte
- Maserati Bora
- Lancia Delta Integrale
- LE AUTO AMATE DALLE DONNE
- Fiat 126
- Fiat 127
- Lancia Ypsilon
- Fiat 500L
- Fiat 128
LE SUPERCAR
Lamborghini Countach
Un’espressione in dialetto piemontese, Countach, per dare inizio a una storia gloriosa. La storia dell’auto più veloce mai costruita fino ad allora, della vettura più popolare del marchio Lamborghini negli anni Settanta e Ottanta, della degna erede della mitica Miura.
D’altra parte i numeri, accompagnati dalla bellezza della linea, non mentono mai: i 440 Cv della Lamborghini Countach danno da soli l’idea dell’aggressività di questo mostro della strada, capace di raggiungere, per la prima volta nella storia dell’automobile, una velocità superiore ai 300 km/h. La storia della Countach è destinata a proseguire ancora, grazie al nuovo modello che sta per nascere.
Lamborghini Diablo
Un altro mito della storia di Lamborghini è la Diablo, un’icona degli anni Novanta. Non è un caso che ne parliamo dopo la Countach, della quale fu degna erede, anche e soprattutto in materia di prestazioni.
Il motore della Lamborghini Diablo, infatti, era il V12 della progenitrice, ma aggiornato per ottenere ben 492 Cv, un vero e proprio record per l’epoca.
Ferrari Testarossa
Altro mito degli anni Ottanta è la Ferrari Testarossa, aspetto cattivissimo e con la particolarità dell’enorme griglia laterale. Un’icona per le sue prestazioni.
Era infatti spinta da un furioso motore a 12 cilindri in linea 4.9, capace di scaricare sull’asfalto 390 Cv, con uno scatto 0-100 in circa 5 secondi, e 290 km/h di velocità massima.
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Ferrari F40
La Ferrari F40 fu una vera e propria icona di velocità. Il bolide per antonomasia del Cavallino. Nata nel 1987 come tributo ai 40 anni di vita dell’azienda emiliana, era dotata di un motore V8 biturbo da 2,9 litri, accoppiato a un cambio manuale a 5 marce, per una potenza totale di 478 Cv.
Maserati Quattroporte
Abbinare ad una linea elegante da ammiraglia un motore degno dei bolidi da gara: da questa idea nel 1963 nacque la Maserati Quattroporte, che ancora oggi è un’icona per la Casa di Modena.
Sei generazioni sono alle spalle, ma il Dna rimane quello di sempre: la potenza, infatti, nella versione Trofeo arriva a 580 Cv.
Maserati Bora
Negli anni Settanta, la Maserati Bora fu una pietra miliare e un’icona del Tridente: non a caso, ancora oggi viene ricordata come la prima auto di Modena ad adottare il motore in posizione centrale. La potenza di 310 Cv dice molto, così come la linea, indimenticabile e affilata, di questa supercar.
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Lancia Delta Integrale
Sì, direte voi, non è una vera e propria supercar, ma sicuramente è riconosciuta da sempre come un mito di sportività. Stiamo parlando del Deltone, ovvero la Lancia Delta Integrale. Presentata nel 1987, rispetto al modello “normale” si distingue per i parafanghi allargati, i paraurti ancora più avvolgenti e nuove prese d’aria sul cofano motore; alle fiancate, poi, vengono aggiunte le cosiddette “minigonne”, per migliorare l’aerodinamica.
Il motore rimane il quattro cilindri in linea della sorella stradale, con una cilindrata di 1955 cc e potenza aumentata a 185 Cv rispetto alla versione normale, grazie all’adozione di un particolare turbocompressore Garret T3 dotato di intercooler. Risultato: prestazioni super.
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