Addio all’autoradio, in auto potremmo non vederla più

Perché l’AgCom è preoccupata che le autoradio possano sparire dalle automobili.
In questo articolo
Ascoltare la radio in auto è una tradizionale di lunga, lunghissima data. Anzi, sono proprio gli automobilisti i maggiori ascoltatori della radio. Mentre ci si trova al volante, la radio tiene compagnia, avvisa sul traffico e tiene informati sulle ultime notizie, il tutto senza distrarre il conducente dalla strada. Perché allora dirle addio? È quello che si chiede l’AgCom – Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Leggi Anche: Come l’autoradio si è trasformato in centro di controllo di tutta l’auto
La denuncia di AgCom
L’AgCom ha inviato una segnalazione al Governo, chiedendo un intervento normativo volto a scongiurare un possibile, inatteso scenario. Ovvero, la scomparsa della tradizionale autoradio dalle vetture di nuova produzione. Ecco cosa scrive il garante:
“È stato segnalato che alcuni recenti modelli di autovetture, anche di noti costruttori, non includono di serie un sistema autoradio, ma esclusivamente un sistema di infotainment integrato nel veicolo, collegato tramite Bluetooth ad uno smartphone, che a sua volta utilizza una connessione a banda larga per la ricezione radiofonica tramite protocollo IP”.
Niente impianto radio, dunque, ma soltanto un supporto per lo smartphone da collegare tramite rete wireless all’automobile. Tale mancanza è, per AgCom, un affronto alla sicurezza, perché, prosegue la segnalazione, “l’autoradio è un dispositivo idoneo ad assicurare la continuità nell’erogazione dei servizi di informazione, anche sotto il profilo della sicurezza stradale e della gestione delle emergenze, garantendo accesso alle frequenze a cui gli utenti sono abituati, con riflessi rilevanti sul buon funzionamento del mercato interno”.
Gli schermi dello smartphone, al contrario, rappresentano una delle maggiori e più pericolose fonti di distrazione per chi si trova al volante.
Nelle auto manca davvero l’autoradio?
Ma è vero che le nuove vetture non posseggono più l’autoradio? La notizia potrebbe risultare insolita a molti, cerchiamo di fare chiarezza sulla questione. È vero, esistono dei modelli di auto che, nel loro allestimento base, non sono equipaggiati di alcun monitor centrale, né montano un dispositivo per la ricezione di segnali radio.

Si tratta, nello specifico di Fiat Panda e Fiat Grande Panda (quest’ultima solo nell’allestimento entry level Pop); dell’intera gamma Dacia e della Citroen C3. In totale, parliamo di 9 allestimenti – allestimenti e non vetture – su più di 500 modelli venduti in Italia. Bene dunque denunciare una possibile, spiacevole tendenza, ma al momento non si tratta di certo di un allarme.
La radio è obbligatoria per legge?
Una legge europea del 2020 obbliga le vetture di possedere un sintonizzatore sulle frequenze DAB – Digital Audio Brodcasting plus, in caso di presenza di sistema autoradio. Se invece l’autoradio non c’è, cade anche l’obbligo di sintonizzazione. La Panda e compagnia, insomma, non si macchiano di alcun reato. Quel che chiede l’AgCom è che diventi obbligatorio per legge installare un’autoradio di serie su tutti i modelli di autovetture in vendita in Italia. Il Governo cosa farà? Al momento non si è sprecato a dare alcuna risposta.
***
CONTINUA A LEGGERE SU FLEETMAGAZINE.COM
Per rimanere sempre aggiornato seguici sul canale Telegram ufficiale e Google News.
Iscriviti alla nostra Newsletter per non perderti le ultime novità di Fleet Magazine.