Biden presidente: quale sarà il futuro dell’automotive?
L’elezione di Joe Biden come 46esimo presidente degli Stati Uniti d’America non potrà non avere effetti sulla vita economica nazionale e globale, anche per quel che riguarda il settore dell’automotive. Ecco cosa potrebbe cambiare.
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C’è chi ancora non lo ammette, ma è ormai ufficiale: Joe Biden sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti d’America, il 46esimo nella storia del Paese. L’insediamento, salvo imprevisti, avverrà il prossimo 20 gennaio. Le domande su cosa cambierà con il democratico alla Casa Bianca, invece, sono già iniziate.
Con un deciso e già annunciato cambio di rotta, Biden si allontanerà dalle politiche economiche attuate da Donald Trump in questi anni. E le sue decisioni non potranno che influire anche sul settore dell’automotive, tanto a livello nazionale quanto globale. Ecco cosa potrebbe cambiare.
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L’AUTOMOTIVE AL CENTRO
Gli elettori degli Stati della cosiddetta Rust Belt, la culla dell’industria automobilistica statunitense, sono stati decisivi per l’arrivo allo Studio Ovale. Biden non l’hai mai dimenticato e, nel corso dell’intera campagna presidenziale, non ha mai smesso di sottolineare l’importanza dell’automotive nell’economica nazionale. Non a caso, all’industria dell’automobile è dedicato un intero paragrafo sul sito creato per accompagnare il periodo di transizione.
Sezione “Climate Change”
Non è un caso che l’argomento automotive venga inserito nella sezione “Climate change”. È dunque chiaro che l’approccio dell’amministrazione Biden sarà guidato da principi ambientalisti. L’obiettivo dichiarato dal futuro Commander in chief è quello di creare un milione di nuovi posti di lavoro, puntando sulle auto elettriche e sull’installazione di 500mila colonnine di ricarica.
L’America di Biden rientrerà nell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e potrebbe far tornare in vigore il Clean Air Act introdotto durante la presidenza Obama, reimponendo i limiti alle emissioni ridotti da Trump. Si ipotizzano un piano di finanziamenti da 500 miliardi di dollari all’anno per promuovere l’energia pulita e le vetture a batteria, la conversione dei veicoli di servizio ad alimentazione diesel in veicoli a zero emissioni e l’attivazione di incentivi all’acquisto e alla rottamazione (qui quelli attivi in Italia).
La Chicken Tax
La svolta green annunciata dalla futura amministrazione Biden si scontra con la tendenza del mercato automotive americano, dominato dai pickup trucks, segmento che, nel 2019, ha raggiunto i 17 milioni di consegne. In Usa si immatricola, ogni anno, una somma di furgoncini che equivale alla somma di quelli venduti in Europa, Russia, Turchia ed Eurasia.
Non solo popolari, i pickup sono anche molto redditizi: dal 1964 vige infatti la chicken tax, dazio del 25% su pickup e vani importanti. Imposta che ancora oggi continua a proteggere la redditività delle vetture prodotte in territorio nazionale. Motivo che ha portato l’amministrazione uscente ad accantonare le norme Cafe sull’efficienza del carburante, in favore della piena occupazione.
Made in Usa, ma con uno sguardo all’estero
Durante la campagna elettorale Joe Biden ha dichiarato l’intenzione di utilizzare fondi utili a “posizionare l’America come leader globale” nella produzione di veicoli elettrici. Make American Cars Great Again si potrebbe dire, ma senza i limiti nazionalistici della presidenza Trump.
The Donald frenò le delocalizzazioni dei costruttori nordamericani verso i Paesi del Sud America, imponendo inoltre ingenti dazi sulle importazioni, soprattutto quelle provenienti dalla Cina. La spinta protezionistica verrà meno con Biden al comando, intenzionato a riallacciare il dialogo con la Cina, terra indispensabile alle Case automobilistiche americane, sia in termini di produzione che di mercato.
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I PARERI DELLE CASE
«Ci congratuliamo con il Presidente eletto. – ha fatto sapere Ford – La nostra speranza è che la nuova amministrazione si concentri sul perseguire politiche che incoraggino la produzione, la sostenibilità e la stabilità economica globale». Si sbilancia di più il vicepresidente di General Motors Ken Morris, che ha dichiarato: «Non vediamo l’ora di lavorare con l’amministrazione Biden a sostegno di politiche che promuovano una maggiore diffusione di veicoli elettrici in tutto il mondo».
https://youtu.be/cDf9Xoi4lT8