BMW e Volkswagen siglano nuovi accordi per semiconduttori ed energia
Le Case devono far fronte alla crisi di semiconduttori e la scarsità di materie prime. Così BMW e Volkswagen trovano nuovi partner per la produzione di chip e l'approvvigionamento energetico.
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Crisi dei semiconduttori e approvvigionamenti di materie prime e componenti (di cui si sente sempre più la carenza), stanno spingendo sempre più Case automobilistiche a stringere patti e accordi. L’ultimo firmato è quello tra BMW e Volkswagen per assicurarsi forniture stabili e sicure di semiconduttori (in gran crisi), componenti chimici e servizi energetici.
BMW, GLI STESSI CHIP DI STELLANTIS, FORD ED GM
BMW ha scelto, per la fornitura di “diversi milioni di micriochip” lo stesso fornitore di Stellantis, Ford e GM, ossia la Foxconn.
Nell’accordo ci entra anche INOVA Semiconductors, azienda specializzata nello sviluppo di microprocessori avanzati, e la GlobalFoundries, che già presidia la produzione di semiconduttori in Germania.
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VOLKSWAGEN PUNTA ALLE MATERIE PRIME
Il gruppo Volkswagen ha puntato sulle gigafactory con un investimento di 25-30 miliardi di euro. Per garantirsi forniture costanti di materie prime ha avviato una jointventure con l’azienda belga Umicore. Insieme produrranno i catodi necessari nelle fabbriche di batterie europee.
La produzione sarà avviata nel 2025, con una capacità produttiva iniziale di 20 GWh, per arrivare a 160GWh (utili per la produzione di 2,2 milioni di auto elettriche) entro il 2030. Le componenti saranno destinate all’impianto di Salzgitter.
C’è poi l’investimento in 24M, start-up costola dell’MIT – Massachusetts Institute of Technology. L’azienda ha sviluppato una tecnologia di processo in grado di ridurre l’uso di materie prime nel rivestimento delle batterie e di eliminare diverse fasi della produzione di accumulatori.
Ancora, l’accordo con Vulcan Energy Resources. Già fornitore di Stellantis e Mercedes, che fornirò idrossido di litio estratto da brine geotermiche nell’Alta Valle del Reno senza l’utilizzo di combustibili fossili o bacini di evaporazione.
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EOLICO E SOLARE
Per raggiungere gli obiettivi di neutralità carbonica entro il 2050, Volkswagen sfrutterà anche parchi eolici e solari. Il progetto, che prevede un investimento di 40 milioni fino al 2025, prevede un primo stabilimento a Skellefteå, nel nord della Svezia (dove sorgerà anche la gigafactory di Northvolt).
Nell 2022 entrerà poi in funzione un nuovo impianto solare da 420 mila moduli a Tramm-Göthen, nel nord-est della Germania. A stretto giro arriveranno altri 20 progetti, sparsi tra Spagna, Regno Unito e Finlandia. Tutti entro il 2025, con una capacitò produttiva di sette terawattora di elettricità verde (ossia il consumo annuo di 600 mila famiglie).
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