Caos aerei: cosa succede e perché
Dopo due anni di pandemia si può tornare a viaggiare, ma solo in teoria. Negli aeroporti è il caos: voli cancellati o rischedulati, ritardi, scioperi, valigie mai consegnate, lunghe file. La causa è quasi sempre la stessa: la carenza di personale.
Mal comune mezzo gaudio? Non proprio quando parliamo di voli aerei cancellati: 7mila almeno in Italia, 41mila in Europa (tra il primo luglio e il 30 settembre, ma i tagli sono destinati a crescere). Un problema globale, che affligge anche gli Stati Uniti.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, quest’estate tra luglio e agosto in Europa ci saranno:
- 140.000 voli circa a rischio cancellazione
- 1,8 milioni passeggeri prenotati che rischiano di rimanere a terra
SÌ, VIAGGIARE (IN TEORIA)
Insomma: dopo due anni di pandemia si può tornare a viaggiare, ma solo in teoria.
Negli aeroporti non si può certo dire che sia tornata la normalità: voli cancellati o rischedulati, ritardi, scioperi, valigie mai consegnate, lunghe file. La causa è quasi sempre la stessa: la carenza di personale.
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LA MANCANZA DI PERSONALE
Dopo il Covid la maggior parte delle compagnie aeree non ha ancora reintegrato il personale licenziato durante il biennio della pandemia. Per questo motivo, piloti, personale di bordo, controllori di volo e operatori aeroportuali scarseggiano.
Manca circa il 35% del personale rispetto all’era pre-Covid, specialmente nelle compagnie aeree con base nel Regno Unito.
Anche per questo scioperano i lavoratori aeroportuali, sottoposti a lunghi turni e difficili condizioni di lavoro.
In Italia la situazione è migliore che altrove, questo grazie alla cassintegrazione, che ha permesso ai dipendenti aeroportuali di non licenziarsi e riprendere il lavoro dopo il Covid.
I DIRITTI DEI PASSEGGERI
I diritti dei passeggeri dell’UE in caso di negato imbarco, volo in ritardo o cancellato sono regolati dal Regolamento (CE) 261/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 febbraio 2004 che istituisce regole comuni.
In caso di negato imbarco o cancellazione è fissato un risarcimento pari a:
- 250 euro per tutte le tratte aeree inferiori o pari a 1 500 km,
- 400 euro per tutte le tratte aeree intracomunitarie di oltre 1 500 km e per tutte le altre tratte aeree tra 1 500 e 3 500 km,
- 600 euro per tutte le tratte aeree che non rientrano nei due punti precedenti.
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In caso di ritardi prolungati (due ore o più, a seconda della distanza della tratta aerea), i passeggeri hanno diritto a
- ricevere gratuitamente pasti e bevande nonché la possibilità di effettuare due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o posta elettronica;
- se l’orario di partenza è previsto per il giorno successivo, i passeggeri hanno diritto a ricevere gratuitamente una sistemazione in albergo e il trasporto fino al luogo della sistemazione e da quest’ultimo fino all’aeroporto;
- in caso di ritardo di almeno cinque ore, i passeggeri possono scegliere il rimborso del prezzo integrale del biglietto con, se necessario, un volo di ritorno al punto di partenza iniziale.
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