Facciamo il punto: il car sharing dopo l’emergenza Covid
Il car sharing, dopo l'emergenza Coronavirus, si prepara a fornire nuovi servizi per rispondere alle mutate esigenze dei clienti. Ne abbiamo parlato con Andrea Leverano di Share Now.
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Il car sharing è stato uno dei settori più colpiti dal Covid, con cali a due cifre fin dalla prima fase del lockdown. Adesso, con la Fase 2, le attività sono riprese ma il mondo dell’auto condivisa, complici i timori del contagio, è chiamato a cambiare pelle rispetto al passato.
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Ne abbiamo parlato con Andrea Leverano, regional operations director South West di Share Now e managing director di Share Now Italia. Con lui abbiamo fatto il punto sul passato, presente e futuro del car sharing.
FACCIAMO IL PUNTO: COME CAMBIA IL CAR SHARING DOPO L’EMERGENZA CORONAVIRUS
IL LOCKDOWN
L’avvento del Covid ha colpito all’improvviso tutti gli operatori, Share Now compreso. “Inaspettatamente, da un giorno all’altro, abbiamo visto crollare il numero dei nostri utilizzi in modo molto importante: nel periodo più duro del lockdown abbiamo avuto picchi del -90% dei ‘drive giornalieri’. Immediatamente, però, abbiamo reagito su due livelli: abbiamo ottimizzato i processi e l’operatività per contenere i costi, e abbiamo cercato di capire come strutturarci al meglio per rispondere alle nuove esigenze” spiega Leverano.
“Ora – aggiunge – abbiamo ridotto il numero delle auto nelle città in cui siamo presenti, per garantire un livello di pulizia e igienizzazione adeguato dei veicoli e rispondere alla domanda reale dei clienti. Nelle ultime settimane, vediamo una progressiva crescita dei nostri utilizzi; siamo ancora lontani dai numeri standard, ma il numero dei drive, rispetto al lockdown, sono cresciuti di due o tre volte. Stiamo dunque ottimizzando le risorse, igienizzando i veicoli e, sul fronte del marketing, facendo proposte che siano adeguate alle nuove esigenze della mobilità”.
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L’IGIENIZZAZIONE DEI VEICOLI
Una priorità emersa in queste settimana è quella di igienizzare i veicoli. “Le nostre auto, in una logica di free floating, vengono toccate diverse volte quotidianamente dai nostri operatori: per pulirle, rifornirle e spostarle. Quindi la prima cosa che abbiamo fatto è stata mettere in condizione i nostri operatori di igienizzare le parti più ‘di contatto’ all’interno dei veicoli (volante, cambio, freno a mano, ecc) dopo ogni intervento. La stessa procedura avviene nelle officine, dopo la manutenzione delle vetture. Le pulizie sono state aumentate fin da subito di quattro volte rispetto a prima” sottolinea Leverano.
In questo ambito, i progetti non mancano. “In tutta onestà, ad oggi, non è possibile garantire un’igienizzazione totale del veicolo dopo ogni utilizzo, considerando che una nostra auto può essere utilizzata almeno 10 volte in un giorno. Finchè non verranno implementate alcune tecnologie che consentiranno l’igienizzazione a distanza e in tempo reale, stiamo cercando di mettere in pratica un giusto equilibrio tra fattibilità e benefici per il cliente. E, allo stesso tempo, stiamo portando avanti alcune sperimentazioni sull’igienizzazione da remoto”.
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IL FUTURO DEL CAR SHARING
Sul futuro del car sharing, Leverano mostra ottimismo. “Secondo il nostro punto di vista, la paura della condivisione, con il passare del tempo, si attenuerà. Sarà fondamentale da parte nostra garantire le basi della sicurezza e da parte dei clienti rispettare le regole, utilizzando sempre la mascherina a bordo dell’auto. Sicuramente in questa fase c’è ancora timore, ma dai dati che stiamo vedendo a determinare i numeri non è tanto la paura, quanto la formula dello smart working, che sta impattando sulla mobilità nelle città”.
“Sicuramente – prosegue Leverano – sono convinto che il car sharing potrà giocare un ruolo fondamentale nella mobilità post Covid: le città del futuro saranno più flessibili e innovative, elementi che si sposano perfettamente nella logica del car sharing. Senza contare che, per definizione, garantiamo anche il distanziamento sociale”.
In queste settimane, si è parlato molto del car sharing station based come soluzione per garantire un’igienizzazione puntuale dei veicoli, ma secondo Leverano la direzione intrapresa dai clienti potrà piuttosto essere quella di effettuare noleggi di maggiore durata. “Il mercato ha dimostrato che il car sharing a flusso libero è più attraente per il cliente. Siamo invece convinti che un trend del futuro sarà quello dei noleggi più lunghi, alcune ore o addirittura alcuni giorni”.