Car sharing: quali sono le prospettive per il 2022?
Il car sharing ha chiuso il 2021 con risultati nuovamente inferiori rispetto al 2019, a causa della coda lunga del Covid. Ecco le prospettive per il 2022, tracciate con l’aiuto di Share Now ed Enjoy.
In questo articolo
Un 2021 migliore rispetto al 2020, ma sempre condizionato dalla pandemia. Un 2022 ricco di aspettative, anche se frenato dalla crisi produttiva: è questa la fotografia del settore del car sharing, tra i più colpiti dal Covid, che però ha evidenziato dinamicità nel reagire alle difficoltà.
Abbiamo fatto il punto con due importanti operatori, Share Now ed Enjoy, per approfondire quali sono le prospettive del settore per l’anno in corso.
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CAR SHARING: LE PROSPETTIVE PER IL 2022
IL PUNTO CON ENJOY
Se il 2020 era stato un anno da dimenticare, “il 2021, dopo l’estate, è andato via via migliorando, attestandosi però attorno al -20% rispetto al 2019. Nonostante ciò, abbiamo continuato ad investire sulla nostra flotta” sottolinea Fabio Rufini, responsabile Attuazione Servizi Rete e Smart Mobility di Eni.
Dal marzo scorso, infatti, Enjoy ha dotato tutti i suoi veicoli di un dispositivo che consente la sanificazione automatica dell’abitacolo, con l’obiettivo consentire ai clienti di sentirsi ancora più tranquilli a ogni viaggio. Nel corso del 2021, inoltre, l’azienda ha rinnovato oltre il 70% della flotta attraverso l’introduzione delle nuove Fiat 500 Mild Hybrid. “Attualmente possiamo contare su circa 1.800 ibride, che si affiancano alle 800 endotermiche”.
Un car sharing sempre più elettrico
Nel 2022 arriveranno anche i primi veicoli completamente elettrici, le XEV Yoyo (guarda il nostro test drive): queste ultime sono caratterizzate da un innovativo servizio di “battery swapping”, che consente di sostituire le batterie scariche con batterie cariche, una soluzione che nei prossimi mesi sarà disponibile in un numero selezionato di stazioni di servizio Eni. “Inflotteremo 500 vetture, partendo da aprile con le prime 100 a Torino, e poi proseguendo con le altre città in cui siamo presenti” prosegue Rufini.
La procedura sostituzione della batteria sarà effettuata dai curatori del servizio, ma al fianco del battery swapping, Enjoy consentirà il rifornimento delle XEV presso i punti di ricarica sul territorio, attraverso l’app Eni Live. “L’obiettivo è quello di diventare un vero e proprio hub di mobilità” conclude Rufini.
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IL PUNTO CON SHARE NOW
“Il 2021 è stato sicuramente migliore del 2020: abbiamo acquisito oltre mezzo milione di clienti, arrivando a 3,4 milioni di utenti a livello europeo. Questo vuol dire che, nonostante i primi timori, la risposta del mercato sul car sharing è stata positiva. Il settore, nel complesso, nel 2021 ha subito ancora gli impatti del Covid, ma nella seconda parte dell’anno il comparto ha mostrato segnali positivi” spiega Andrea Leverano, Regional Operations director South West di Share Now.
Share Now in Italia ha raggiunto i 725.000 utenti. “Nello specifico Roma è la prima città in termini di clienti, subito seguita da Milano, che rimane per noi la città più promettente in termini di utilizzi”. L’azienda ha recentemente rinnovato la flotta, con l’ingresso di Citroën C3 e Fiat 500X. Previsto l’ingresso di ulteriori modelli, con l’obiettivo di incontrare l’utente in ogni sua esigenza specifica: dalle citycar per piccoli e veloci spostamenti urbani, alle auto premium per importanti viaggi di lavoro oppure ancora vetture familiari più spaziose per le vacanze.
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Un car sharing sempre più a lungo termine
“Il 2022 è un anno di grande aspettative: ci si augura che le restrizioni siano poche e ci aspettiamo una crescita della domanda, anche se la disponibilità di veicoli, specie nei primi due trimestri dell’anno, costituisce sicuramente una problematica rilevante, anche perché noi lavoriamo prevalentemente con le auto di piccole e medie dimensioni, che oggi è il settore maggiormente penalizzato” sottolinea ancora Leverano.
Un trend interessante promosso da Share Now è quello del cosiddetto “long term car sharing”, ovvero la possibilità di noleggiare un’auto per più ore o addirittura più giorni (fino a 30 giorni consecutivi). “I numeri dimostrano che questa formula full digital è molto competitiva: dal momento del lancio, la domanda è cresciuta in double digit e siamo stati in grado di creare un prodotto che ha sposato un trend che crescerà sempre più. Oggi, per dare un’idea, il 25% del nostro fatturato medio è generato da utilizzi che vanno oltre le 6 ore” conclude Leverano.
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