Quali sono i trend del car sharing in Europa?
Milano e Roma sono tra le capitali europee del car sharing e in Italia il trend dell'auto condivisa è molto sviluppato, anche se nel resto del Continente si sono già affacciate in maniera significativa formule innovative, come il Peer2Peer e il ride sharing, che da noi sono ancora poco diffuse..
Quali sono i trend del car sharing in Europa? Una domanda di stretta attualità, considerando la grande crescita che questa formula ha vissuto negli ultimi anni in Italia. Il car sharing, oggi, nel nostro Paese conta quasi 1,8 milioni di iscritti, una quota che ci posiziona ai vertici della classifica continentale, anche se, come vedremo, nel resto dell’Europa sono maggiormente sviluppate forme più “estreme” della sharing mobility.
Prima di entrare nel dettaglio, è utile una premessa su chi utilizza il car sharing: beh, sono soprattutto i giovani, che hanno in testa un’idea dell’auto diversa rispetto alla concezione dei loro genitori. Non a caso, i dati del Rapporto Aniasa testimoniano che in Italia il 26% sono giovani dai 18 ai 25 anni, mentre il 30% sono ragazzi dai 26 ai 35 anni. Percentuali che non si discostano molto da quelle europee.
QUALI TIPOLOGIE DI CAR SHARING SCEGLIERE?
In Europa, rispetto all’Italia, sono maggiormente diffuse tipologie di car sharing più estreme e variegate. Non stiamo parlando solo del car sharing free floating, ovvero a flusso libero e senza stazioni di parcheggio, ma anche di altre forme che cominciano a entrare nel vocabolario comune degli automobilisti. In generale la condivisione dell’auto può essere:
- station based, ovvero con le auto stazionate in parcheggi dedicati,
- free floating, che consente di prenotare l’auto in un posto A e lasciarla in un posto B,
- Peer2Peer, ovvero la condivisione delle auto tra i veicoli di proprietà (o a noleggio) dei privati,
- Car sharing “di community”, ovvero la condivisione delle auto all’interno, ad esempio, del condominio o del contesto universitario.
Se in Italia i primi due costituiscono il cuore del servizio, nel resto d’Europa il Peer2Peer è un fenomeno decisamente più avanzato e affermato. Quali sono le potenzialità di sviluppo? Beh, visto che anche alcune Case auto lo stanno spingendo molto, nei prossimi anni è destinato a svilupparsi ancora di più. Anche il ride sharing, per intenderci BlaBlaCar, ossia la condivisione di un viaggio con altri viaggiatori da parte di un privato in alcuni Paesi come la Francia è già decisamente una pratica consolidata, mentre nella nostra penisola è agli albori.
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I NUMERI DEL CAR SHARING IN ITALIA
Questi sono i principali numeri del car sharing in Italia nel 2018, con Milano e Roma che si presentano come le capitali indiscusse del car sharing a livello continentale:
- 1.790.000 iscritti, di cui 850.000 a Milano e 600.000 a Roma,
- una flotta di 6.600 veicoli, dei quali 3.100 a Milano e 2.100 a Roma,
- 11.870.000 noleggi, dei quali oltre 6 milioni a Milano.
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Dopo Milano e Roma, le città italiane più attive nel car sharing sono Torino e Firenze.