Quando il Car Sharing deve arrendersi
Il Car Sharing in Italia è in netta crescita, ma tra vandalismi e altri problemi economico-strategici non tutte le aziende hanno successo. E se si guarda il Bike Sharing, la situazione spesso rischia di affondare. Letteralmente...
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TWIST A MILANO
Chi si ricorda del Car Sharing Twist a Milano? Sembra passato un secolo in quest’epoca ultra veloce, ma è “Storia” solo di un lustro fa.
Protagonista del servizio, attivato nel capoluogo lombardo verso la fine del 2014, una flotta di inconfondibili Volkswagen up! azzurre. Originariamente erano 80, poi cresciute fino a 500 unità.
Sembrava un inizio grandioso, invece erano solo i prodomi della fine. Nel 2015 la crisi, a causa di motivi economici (come la scadenza della concessione comunale per lo sfruttamento delle aree di sosta a pagamento, 1.100 euro a veicolo) e di alcuni problemi tecnico-operativi non meglio identificati.
A tutto questo, inoltre, vanno aggiunti i “classici” guai con vandali e ladri, parliamo di circa 500 casi di effrazione e vetri infranti per sottrarre i computer di bordo. A conti fatti, praticamente uno per veicolo.
Il 17 novembre, ad un anno esatto dall’avvio del progetto, Twist comunica ai propri clienti con una nota ufficiale l’improvvisa fine del servizio.
Oltre al danno, la beffa. La chiusura repentina dell’attività ha lasciato per diverso tempo centinaia di veicoli abbandonati lungo le strade di Milano, spesso in spazi a pagamento nei quali – data la cessazione del servizio – non potevano più stare.
Il risultato? Una valanga di multe per divieto di sosta…