Come comunicare la mobilità che cambia?
In un mondo della mobilità in grande trasformazione è sempre più importante comunicare nella maniera giusta, per evitare di cadere nella trappola delle fake news. Ecco come fare.
In questo articolo
Come comunicare la mobilità che cambia? La domanda è di stretta attualità in un periodo di radicale trasformazione come quello che stiamo vivendo. Un fatto è certo: i canali di comunicazione, in questi anni, sono cresciuti a dismisura.
Tutti comunicano tutto. Basta uno smartphone collegato ai social per diffondere una notizia a livello globale. Un bene? Sicuramente da una parte sì, ma a fare da contraltare ci sono le fake news che, come stiamo vedendo anche dalla guerra in Ucraina (approfondisci gli effetti del conflitto sul mondo auto), riguardano tutti gli ambiti, compreso quello della mobilità.
Vediamo, dunque, cosa è cambiato e cosa sta cambiando all’interno della comunicazione automotive e l’opinione di una delle giornaliste televisive di punta nel nostro mondo di riferimento: Maria Leitner.
Leggi anche: Come è cambiata la comunicazione delle Case auto dopo l’avvento del Covid?
I FATTORI DEL CAMBIAMENTO DELLA MOBILITÀ
Negli ultimi vent’anni, il giornalismo e, in generale, la comunicazione legati all’automotive sono cambiati profondamente: basta guardare una rivista di settore o un programma televisivo per comprendere subito che siamo passati dal racconto del “prodotto auto” a quello della mobilità a 360 gradi, che comprende anche le due ruote e le formule di mobilità alternativa, inclusa la micromobilità. Si tratta di un processo avviato ben prima dell’avvento del Covid.
Anche il linguaggio della comunicazione è cambiato: le auto vengono spiegate con meno tecnicismi rispetto al passato, e le parole sono più semplici, per arrivare anche ad un pubblico di “non addetti ai lavori”. E, ormai, i classici aspetti dell’auto (motore, cavalli, meccanica), pur rimanendo importanti, hanno ceduto il passo ad un altro fattore prevalente che prima non c’era: la tecnologia.
Non ultima, la transizione energetica ha spinto e sta spingendo l’ingresso nella comunicazione di nuovi elementi che in passato non c’erano, come l’intermodalità e la mobilità integrata, le infrastrutture, la potenza delle colonnine di ricarica e, naturalmente, le batterie che alimentano le auto elettriche.
L’OPINIONE DELL’ANCHOR WOMAN
In occasione di FORUMAutoMotive, abbiamo chiesto un commento su questo tema a Maria Leitner, nota conduttrice di TG2 Motori, una delle anchor woman di punta nel mondo delle quattro ruote. “Occorre ricordarsi sempre che la mobilità è una caratteristica delle democrazie” esordisce subito.
“Oggi bisogna spiegare meglio ed essere più ‘liberi’ nella comunicazione. Bisogna attingere naturalmente da quello che dicono i produttori, ma occorre poi approfondire, a maggior ragione in un mondo odierno nel quale ci sono tante notizie false e in cui tutti comunicano tutto” sottolinea la giornalista.
Occorre in altre parole offrire un servizio pubblico agli utenti. “Ai giovani consiglio sempre di approfondire, fare controlli incrociati e non fidarsi mai della prima notizia. La fretta non è mai una buona consigliera” conclude Maria Leitner.
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