Come cambia il lavoro del Fleet Manager con il lockdown? Ne parliamo con Patrick Vella di Estée Lauder | Fleet Talks ep.4
Per i nostri Fleet Talks, abbiamo ospitato Patrick Vella, Fleet Manager di Estée Lauder, che ci ha parlato del cambiamento del suo lavoro nel periodo di lockdown e delle prospettive future.
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Per la nostra rubrica on-line, Fleet Talks, abbiamo dato voce ai Fleet Manager: un mondo, quello delle aziende e dei loro parchi auto, che è stato profondamente sconvolto dall’emergenza Coronavirus. Auto in gran parte ferme e personale in smart working: questo è stato il leit motiv delle ultime settimane per quasi tutti i settori merceologici. E ora ci si prepara a ripartire, in un universo della mobilità che sarà, almeno nella prima fase, diverso da prima. Il nostro ospite di questa puntata è Patrick Vella, Fleet Manager di Estée Lauder Italia.
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“L’attività è cambiata completamente, abbiamo dovuto reinventarci, trovare un nuovo modo di lavorare e imparare metodi nuovi, aspetto, quest’ultimo, positivo, pur nella drammaticità del momento” esordisce Vella.
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FLEET TALKS ep. 4- COME CAMBIA IL LAVORO DEL FLEET MANAGER AI TEMPI DEL COVID?
EMERGENZA CORONAVIRUS E LAVORO IN TEAM
L’emergenza Coronavirus ha di fatto rivoluzionato la relazione con il team aziendale. “Abbiamo attivato uno smart working massivo e, all’interno del mio team, che si occupa della gestione della flotta, e, in generale, della gestione dei servizi aziendali, abbiamo sfruttato tutte le tecnologie possibili e siamo riusciti a mantenere un contatto continuo e una condivisione costante delle informazioni” spiega Vella.
LA GESTIONE DELLA FLOTTA CON IL LOCKDOWN
Attualmente la gestione della flotta di Estée Lauder è caratterizzata da un blocco prevalente, eccezion fatta per alcune vetture del management, che hanno continuato a spostarsi. “C’è stata una semplificazione iniziale all’interno della gestione operativa dei driver, perché gran parte delle auto sono ferme, mentre l’attività con i noleggiatori e i fornitori è cambiata, con uno scambio di informazioni più veloce: in modalità ‘smart’ è più facile dialogare e ottenere risposte in tempo reale”.
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Allo stesso tempo, come è naturale che sia, si è invece complicata “la gestione degli interventi di assistenza, data l’attività ridotta della rete. In qualche caso, abbiamo dovuto intervenire direttamente per aiutare il driver” sottolinea ancora Vella.
Lockdown o no, per le car policy rimaniamo in una fase di transizione energetica. “L’elettrificazione è un processo ancora lungo e non credo che il lockdown possa segnare un cambiamento delle logiche delle flotte” spiega il Fleet Manager, augurandosi che questo momento possa servire per ripensare questo percorso di cambiamento, rendendolo più efficiente.
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UN FUTURO DIGITAL
Cosa potrà succedere alla fine del lockdown? “Voglio pensare che a breve saremo fuori da questo incubo e dovremo essere bravi a raccogliere anche gli aspetti positivi: da sempre sono un sostenitore della gestione digitale della flotta, perché ti consente di avere tutte le informazioni a portata di mano e di semplificare il lavoro” afferma il Fleet Manager.
Un esempio concreto? “Io stesso, lavorando in smart working, sto risparmiando oltre due ore di spostamenti in auto al giorno. Dobbiamo quindi fare tesoro di quello che abbiamo sperimentato in questo mese e portarlo nel futuro”. Un messaggio positivo, che riguarda le flotte ma, in generale, anche tutti gli ambiti dell’attività aziendale.