Cybersecurity in auto: ecco come proteggere i propri dati

La prudenza non è mai troppa, soprattutto quando si parla di proteggere i propri dati sensibili. Ecco i consigli di un esperto per garantire la cybersecurity dell’auto.
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Le vetture che teniamo in garage sono fornite di tecnologie più complesse di quelle di un jet privato (sul serio!). Le auto di oggi, sempre connesse, sono in grado di informare sul meteo, trovare parcheggio e aggirare il traffico. Presto saranno anche in grado di comunicare tra loro e persino di guidarsi da sole. Tecnologie che affascinano gli automobilisti e, ancor di più, gli hacker.
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E se annullare i rischi è impossibile, si può agire per arginarli. Come garantire la cybersecurity dell’auto e mantenere i propri dati al sicuro ce lo ha spiegato Gastone Nencini, Country Manager di Trend Micro Italia, azienda di software per la sicurezza.
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COME AUMENTARE LA CYBERSECURITY DELL’AUTO
Prima di iniziare, ci ha rassicurato Nencini, “è bene sapere che, al momento, gli hacker non hanno alcun interesse a introdursi nelle nostre auto, semplicemente perché farlo non porta loro alcun guadagno economico”. Si può dunque star tranquilli, almeno finché non nascerà un mercato nero del settore.
Più alto è il rischio per le società il cui business si basa sulla mobilità, “ad esempio gli operatori del car sharing. Per loro esiste il rischio di ransomware, cioè la richiesta di un riscatto in denaro per sbloccare il sistema inibito dall’attacco informatico”.
Le nostre vetture non rappresentano dunque un gran bottino per gli hacker, ma potrebbero esserlo i dati in esse contenuti. “Il rischio più concreto, oggi, è infatti quello dell’utilizzo non consentito dei dati personali” o aziendali in caso di auto in flotta.
Da questo punto di vista, la cosa più sensata da fare – tanto per le aziende quanto per i privati – “è verificare, applicazione per applicazione, i dati a cui abbiamo acconsentito l’accesso. Cercando di ridurli al minimo indispensabile. Provando, cioè, a togliere tutte le autorizzazioni possibili, mantenendo solo quelle indispensabili al funzionamento dell’app”.
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Security by Design
Questo è quel che possiamo fare noi semplici automobilisti, più grande potere (e maggiore responsabilità) sta nelle mani delle case automobilistiche. A loro l’Europa ha affidato il compito di rendere più sicuri i veicoli immessi sul mercato, ottimizzandone la sicurezza informatica fin dalla costruzione. Nello specifico, è l’ENISA – European Union Agency for Cybersecurity a fornire le best practice da seguire, divise in:
- Practice politiche, che sottolineano la necessità di considerare gli aspetti di sicurezza sin dall’inizio dello sviluppo del prodotto.
- Practice organizzative, che invitano a condividere le informazioni rilevanti tra tutte le organizzazioni, inclusi fornitori e terze parti, affinché la sicurezza sia garantita ad ogni step.
- Practice tecniche, ossia ulteriori misure di sicurezza da implementare in aggiunta alle precedenti, che spaziano dall’ottimizzazione dei sistemi di crittografia alla messa in sicurezza dei software utilizzati.
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