Come scegliere un SUV
I SUV hanno spopolato, al punto che, vista la quantità, oggi è davvero difficile scegliere quello più adatto alle proprie esigenze: ecco qualche consiglio!
In questo articolo
SUV è l’acronimo di “Sport Utility Vehicle”, e oggi con questo nome si indicano automobili dall’aspetto massiccio e dalla guida rialzata, quest’ultima uno dei fattori alla base del successo di questi veicoli negli ultimi 15 anni, che oggi coprono ogni segmento tanto che è difficile scegliere quale SUV comprare.
Non c’è dubbio che i SUV, infatti, hanno velocemente conquistato il mercato, a danno principalmente delle station wagon e delle monovolume, queste ormai letteralmente scomparse dal mercato. Vediamo, quindi, come relazionarsi con i Re del settore automotive.
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COME SCEGLIERE UN SUV?
Voglio un SUV o voglio un Crossover?
È bene iniziare da un aspetto che crea confusione, ovvero la differenza tra SUV e crossover. In effetti, la maggior parte delle auto ad assetto rialzato che vediamo rientra nella categoria dei Crossover, ovvero delle automobili tradizionali – di solito con carrozzeria wagon, ma anche berline due volumi – che presentano una guida alta e caratteristiche prettamente estetiche di un SUV.
La formula vincente del crossover nasce, in Europa, con il Nissan Qashqai, e oggi comprende la maggior parte dei modelli a listino, che coprono i segmenti A, B e C (i cosiddetti B-SUV e C-SUV). Sono crossover non solo auto come Ford Puma, Mazda CX-3, Kia Niro, Hyundai Kona, Volkswagen T-Cross, T-Roc o Peugeot 2008, ma anche versioni “alte” di berline, come la Fiat Tipo Cross o la Ford Focus Active.
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I SUV, quindi, sono tendenzialmente più grandi, e coprono i segmenti dal D in poi. I D-SUV sono ancora considerati SUV compatti.
Dei SUV compatti possono essere Volvo XC60, Ford Kuga, Hyundai Tucson o Audi Q5, mentre i SUV “veri e propri”, ovvero quelli di grandi dimensioni, sono più rari alle nostre latitudini, anche se non mancano: ne sono un esempio Audi Q7, BMW X5 e X7, Volvo XC90 e Ford Explorer.
I SUV di grandi dimensioni, di solito, sono dotati anche di trazione integrale e sistema di blocco del differenziale portante, in quanto a quei livelli possono essere considerati dei fuoristrada.
Spesso, come la XC90, nascono per sopperire specificatamente alle esigenze territoriali della casa madre: la Svezia è un Paese dai climi freddi e dal ghiaccio spesso presente, per cui la trazione integrale – presente anche sulle versioni crossover delle sue berline – è quasi un must.
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Questione di prezzo (e di moda)
I prezzi dei SUV seguono, naturalmente, le regole base del mercato automotive: un SUV grande, come una Volkswagen Tuareg, costa di più di un crossover ultracompatto, o B-SUV, quale è una Volkswagen T-Cross; e allo stesso modo, un SUV premium come Mercedes GLS è più costoso di un SUV di stampo più generalista, come la Seat Ateca.
Tolto questo, va detto che proprio perché sono tanto apprezzati, e per via delle dimensioni sempre maggiori, i SUV costano mediamente di più di una berlina di pari segmento e target.
Per intenderci, Ford Fiesta e Ford Puma sono due auto appartenenti allo stesso segmento (B) e costruite sullo stesso pianale (condividono anche molte componenti), ma la Puma non è solo più grande della Fiesta per ovvie ragioni, ma anche più costosa: 20.275 euro di partenza, contro i 16.330 della Fiesta.
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Il proprio stile
Negli anni, i SUV hanno saputo conquistare ogni tipo di estetica, tanto che ce n’è per tutti i gusti. Si parte dalla configurazione “classica”, da Wagon a ruote alte, come quella della maggior parte dei SUV, che di recente ha visto spopolare una carrozzeria esterna bassa e sportiva, secondo una moda che richiede la guida alta, ma apprezza paraurti e minigonne bassi e muscolosi.
È il caso della R-Line presente sulle Volkswagen, della ST Line della gamma SUV Ford (la Puma ha anche una versione ST!), o della S Line della gamma Q di Audi, che del resto ha dato il via alla gamma “SQx” (come sulla SQ5).
Gli amanti delle prestazioni, quindi, possono essere soddisfatti di non dover rinunciare o alle prestazioni o alla guida alta, in quanto entrambe presenti in un unico corpo vettura. E lo stesso si può dire della carrozzeria Coupé, ovvero delle auto con il tetto che scende, e la coda: si davano quasi per scomparse, ma i SUV coupé hanno dato loro nuova vita.
Inizialmente esclusiva dei marchi premium, come BMW X6 (il capostipite di questa categoria), nel 2020 e soprattutto nel 2021 i SUV Coupé possono considerarsi le auto più modaiole, tanto che sono sbarcate persino nei marchi più generalisti: Renault, per esempio, ha lanciato la Arkana, mentre la nuova Citroën C4 si può considerare più un crossover coupé che una berlina rialzata.
E per chi desidera andare in giro con il vento tra i capelli, ci sono anche i SUV cabrio: sono ancora pochi, per sempio la T-Roc Cabrio, che arriva dopo la Range Rover Evoque cabrio ritirata dal mercato. Ma come i SUV coupé sono esplosi oltre 10 anni dopo la presentazione dei primi, non è da escludere che anche i Cabrio debbano ancora trovare il loro momento.
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Quanto spazio mi serve?
Si è parlato di prezzi e di stile, ma un altro parametro da tenere in considerazione nello scegliere un SUV è lo spazio. Prima di tutto: vivo e lavoro in città o vivo “in extraurbano”?
Nel primo caso, un SUV di grandi dimensioni può causare problemi, non solo per il parcheggio, ma anche per entrare nelle vie strette tipiche delle città italiane, spesso accompagnate da curve altrettanto problematiche.
Per la città, l’ideale rimane il crossover di segmento B o A, che offre la guida rialzata, ma si parcheggia facile e si muove agilmente nelle nostre giungle urbane.
In caso contrario, se ci si sposta tanto meglio puntare su un C o D SUV, che offre un’insonorizzazione migliore, ed è utile sia se per lavoro portiamo tanti oggetti ingombranti, sia se abbiamo dei bambini, o se facciamo viaggi portandoci dietro molte cose.
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L’alimentazione
Gli stessi parametri vanno presi in considerazione anche per la scelta dell’alimentazione, anche perché non bisogna mai dimenticare che un SUV è più grande e anche pesante di una berlina, e quindi ha consumi più alti.
Per la città, è consigliabile rimanere su un benzina, meglio ancora se abbinato a una qualche forma di elettrificazione (Full Hybrid su tutti) o a un carburante più ecologico, come il GPL.
Se poi lo si utilizza solo in ambito urbano per pochi km, si possono sfruttare gli incentivi per prendersi un crossover elettrico. Il Plug-in Hybrid, o ancora meglio il diesel, sono invece l’ideale per i lunghi spostamenti e per chi fa tanti km all’anno.
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