Stefano Sordelli (Volkswagen Group): ecco i prossimi step dell’e-mobility
Stefano Sordelli, future mobility manager di Volkswagen Group Italia, spiega quali sono gli step da compiere per arrivare ad un pieno sviluppo dell'e-mobility in Italia.
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Quali sono i prossimi step da compiere per favorire lo sviluppo dell’e-mobility? In occasione di Green Lab 2022 (leggi il nostro approfondimento sull’evento), ne abbiamo parlato con Stefano Sordelli, future mobility manager di Volkswagen Group Italia.
Dal prodotto, alla digitalizzazione, fino alle infrastrutture: ecco quanto emerso dalla nostra intervista a Sordelli, che ricopre un ruolo nuovo e particolarmente strategico all’interno del Gruppo Volkswagen, quello di manager della mobilità futura.
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E-MOBILITY: I 3 STEP DA COMPIERE
Secondo Sordelli, sono tre gli step da compiere per favorire la crescita della mobilità elettrica. Il primo riguarda, naturalmente, il prodotto. “Abbiamo lanciato con successo diversi modelli elettrici con tutti i nostri brand, ma il passo successivo sarà quello di avere una piattaforma MEB più piccola, sulla quale nasceranno anche vetture di segmento B o inferiore” spiega Sordelli.
Il secondo step, invece, è quello della “digitalizzazione e connettività. Il nostro Gruppo sta investendo molto per diventare una tech company, in ottica di sviluppare sempre più i software delle vetture”.
Terzo e ultimo punto: lo sviluppo della rete di ricarica. “Le infrastrutture sono fondamentali – spiega il manager –: la tecnologia delle batterie sta progressivamente migliorando, sia in termini di efficienza nella produzione sia in termini di autonomia, ma è fondamentale che la crescita delle infrastrutture proceda di pari passo. E questo non sta avvenendo. Di conseguenza, serve accelerare la diffusione dei punti di ricarica pubblici, lavorando sulla qualità degli stessi. Per questo motivo abbiamo investito molto, dando vita ad una joint venture con Enel X, con l’obiettivo di installare in Italia oltre 3.000 punti di ricarica ad alta potenza. Al tempo stesso, serve un boost anche sull’infrastruttura privata”.
IL RUOLO DELLE FLOTTE
A questo proposito, le colonnine e le wall-box stanno crescendo sempre più in ambito aziendale e la mobilità delle imprese si conferma un volàno per la crescita dell’e-mobility. I Car Maker lo sanno e, per questo, stanno supportando le flotte nella transizione energetica. “Serve, prima di tutto, una corretta informazione” spiega Sordelli.
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Ovvero rendere le aziende consapevoli sui vantaggi dell’e-mobility. “Poi, naturalmente, sono necessarie una diffusione capillare dell’infrastruttura autostradale in Italia e una revisione della fiscalità dell’auto che preveda una percentuale di deducibilità maggiore per le vetture a zero emissioni”
Last but not least, servono incentivi che rendano il “TCO totalmente favorevole alle BEV”, anche se oggi, a conti fatti, il Total Cost of Ownership di auto elettriche come la ID.3, conclude Sordelli, è già vantaggioso rispetto a quello di una termica. Il futuro elettrico, in definitiva, è già qui, e vede le aziende grandi protagoniste.
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