Fleet Magazine n.172

Fleet Magazine n.172

Sommario

Il 2021 di Fleet Magazine prosegue con il #172 della nostra rivista, focalizzato ancora una volta sulla mobilità sostenibile, in particolare sulle infrastrutture di ricarica per l’auto elettrica e ibrida plug-in. La survey “La carica dei 102”, condotta su un campione di 102 aziende con un parco rappresentato di 118.439 veicoli, ha infatti dedicato un focus specifico a questo aspetto strategico. Un’inchiesta che ha fatto emergere una forte dinamicità delle aziende e dei provider ma, allo stesso tempo, ostacoli legati all’ancora scarsa capillarità delle infrastrutture e ai tempi di ricarica, tuttora troppo lunghi.

La cover story è dedicata a un modello futuristico, la nuova BMW iX, mentre la protagonista del 7 giorni con è la nuova Peugeot e-208, che abbiamo testato con quattro diversi driver. Primi contatti, infine, con la nuova Jeep Compass e la nuova Opel Mokka-e

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Three, Two, One…Power!

Qualche secondo. Un tiro di schioppo. Un gioco da ragazzi. Il tempo di pronunciare la “formula” magica che leggete sopra. Quanto ci avete messo? Poco. Come è stato? Facile. Così dovrebbe essere nei desiderata dei Fleet e Mobility Manager, e non solo, la ricarica (o meglio, l’accesso alla ricarica) delle auto elettriche e ibride plug-in. Invece, i responsabili delle flotte che abbiamo intervistato per la nostra survey “La carica dei 102” – all’interno della quale abbiamo dedicato un focus proprio a questo ambito – ci hanno descritto un quadro in evoluzione, ma ancora allo stato nascente.

Mentre nel nostro Paese l’infrastruttura pubblica sta crescendo gradualmente, pur scontando ancora un gap rispetto a quella di altri Stati europei, i Costruttori, i provider di energia e i noleggiatori si stanno prodigando per offrire alle aziende clienti un pacchetto di servizi sempre più integrato (veicolo + ricarica), ma attualmente il potenziale inespresso è ancora elevato: pochissimi Fleet Manager del nostro campione oggi utilizzano già l’offerta di ricarica proposta dal player di Nlt, alcuni hanno stipulato accordi con le multiutility, altri si stanno addirittura organizzando “in casa” per garantirsi il pieno di energia. L’installazione delle wall-box a casa dei driver, inoltre, è, per la maggior parte degli intervistati, un progetto per il futuro.

In questo contesto, i punti di ricarica in azienda sembrano rappresentare il punto di partenza reale per l’evoluzione dell’e-mobility: questi ultimi costituiscono già una realtà numericamente rilevante e sono destinati a crescere ulteriormente nei prossimi mesi. In futuro, però, dovranno essere accompagnati dalla crescita dell’infrastruttura pubblica, dai servizi che noleggiatori e società di energia sapranno proporre e dalla tecnologia, che renderà i tempi di rifornimento sempre più rapidi. Di sicuro, come testimoniano i provider che abbiamo intervistato su questo numero, la filiera è pronta ad affrontare queste sfide.

Sfide che saranno raccolte anche dai Costruttori, che faranno dell’e-mobility il terreno prediletto dell’evoluzione tecnologica. Come ha fatto BMW, con la futuristica iX, un’auto da 600 km di autonomia che introdurrà la Casa bavarese in una nuova era. Pronti per il domani? Three, two, one…Power!

roberto.perazzoli@fleetmagazine.com

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