Trasporto condiviso e MaaS: la soluzione è nella telematica
Abbiamo chiesto ad uno dei più importanti player del settore della telematica, Geotab, quali sono i trend e le sfide future, soprattutto alla luce della crescente domanda di flessibilità e condivisione del trasporto in ottica di Mobility as a Service.
In questo articolo
Dire che la mobilità sta cambiando è forse ormai obsoleto, perché la mobilità è già cambiata. Lo confermano non solo le richieste di mercato, con privati e aziende che sempre più si affidano al noleggio o ai servizi di condivisione, e anche alla mobilità alternativa, ma soprattutto l’offerta che sempre più deve essere flessibile, digitale e dare spazio ai dati. In questo contesto, la telematica è uno strumento imprescindibile dell’armamentario del Fleet Manager che, alla luce di MaaS (Mobility as a Service), PNRR, obiettivi di sostenibilità e necessità di contenimento dei costi, deve affidarsi ad un provider che sappia rispondere in modo sartoriale alle sue richieste.
Di questo cambiamento, ormai avvenuto e in progressione, e dei servizi necessari ad affrontarlo abbiamo parlato con Geotab, azienda leader attiva nel campo dell’IoT e dei veicoli connessi.
FM: Quali le sfide del settore dal punto di vista tecnologico?
Nel settore si è affermato un cambiamento di paradigma per cui l’oggetto del trasporto non verrà più concepito come semplice proprietà personale ma come vero e proprio servizio, favorendo così la diffusione del cosiddetto Mobility as a Service (MaaS). Tale modello, nato da una visione della mobilità sempre più condivisa e sostenibile, si sta evolvendo per coinvolgere anche gli ambiti della mobilità elettrica e della micromobilità, che porteranno le aziende a dotarsi di soluzioni più ampie (dalle auto, alle biciclette e ai monopattini elettrici).
Tra queste, il Corporate Car Sharing diventerà sempre più la nuova norma: le aziende stanno infatti riorganizzando i processi di travel management, implementando modelli di condivisione dei veicoli che riducano i costi e le emissioni, anche grazie alla tecnologia. Un trend apprezzato anche dagli utenti finali, tanto che una ricerca condotta da Geotab ha evidenziato che ben 6 italiani su 10 rinuncerebbero alla propria auto aziendale per il corporate car sharing, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale.
MaaS e Corporate Car Sharing proseguiranno quindi il loro percorso evolutivo portando, soprattutto nella seconda metà del 2022, alla sempre maggiore diffusione del modello in abbonamento e pay per use (particolarmente vantaggioso se applicato ai veicoli elettrici utilizzati per spostarsi in centro, nelle grandi città). Parallelamente, si assisterà a un progressivo assottigliamento delle soluzioni di noleggio, che passeranno dai tradizionali modelli di leasing e renting a opzioni sempre più orientate alle esigenze dell’utente finale: si svilupperanno quindi soluzioni intermedie di Digital Rental, non più legate modelli predefiniti di lungo e breve termine, che consentiranno di gestire virtualmente il veicolo tramite piattaforme digitali e smartphone, all’insegna della flessibilità.
Leggi Anche: Connettività, flessibilità e consulenza alle aziende, ecco come fare.
FM: Mezzi condivisi ripartono, il vostro ruolo?
Con un unico dispositivo telematico è possibile coprire l’intera filiera Automotive. Con la presenza di una porta micro-USB, la soluzione di Geotab gode di una espansibilità che gli consente, ad esempio, il controllo delle celle frigo sugli autoarticolati o dei camion dotati di cabina refrigerata, o l’installazione su veicoli che necessitano di cablaggi particolari.
Parlando di Car Sharing sicuramente le soluzioni keyless che trasformano un device come lo smartphone in uno strumento per prenotare il veicolo, aprire e chiudere le portiere. entrambe introdotto pesantemente la telematica all’interno della loro offerta per eliminare i i desk destinati alla prenotazione e alla registrazione, così come per prendere le chiavi.
Piattaforma MyGeotab: la capacità dei Fleet Manager di poter avere un unico portale di gestione della flotta nel quale poter monitorare flotte miste con soluzioni telematica embedded (device installati da OEM) e/o con soluzioni telematiche aftermarket.
Leggi Anche: La telematica può tagliare i costi del carburante?
FM: Cosa si aspettano le aziende in questa fase da un provider telematico?
Durante la pandemia le aziende di trasporto e della logistica anche dell’ultimo miglio sono state messe duramente alla prova per l’aumento delle attività dovute proprio al Covid come per consegne di materiale elettromedicale, vaccini, e delle spese online per per food & beverage.
Con l’ausilio della telematica e della digitalizzazione dei processi alcune aziende hanno potuto far fronte a questo incremento di produttività richiesto e che attualmente si sta attestando ad una media intorno al 20%. L’introduzione della telematica integrata con i sistemi di navigazione di bordo e i sistemi centralizzati di produzione delle società, ha facilitato il raggiungimento ed il mantenimento di incremento richiesto al mercato anche post pandemia.
Situazioni di traffico, dynamic routing, mantenimento costante della temperatura nel comparto frigo, remotizzazione del controllo ed analisi dei mezzi utilizzati attraverso il tachigrafo digitale e come se non bastasse l’ottimizzazione dei consumi di carburante anche ai fini fiscali sono solo alcuni dei dati che vengono presi in considerazione per ottimizzare il TCO e far fronte alla domanda crescente.
Con l’introduzione poi del piano per la mobilità richiesto obbligatoriamente dal PNRR i Fleet Manager stanno richiedendo sempre di più la telematica basata sui dati motore compresi quelli provenienti dai veicoli Full Hybrid, PHEV or EV, nell’ottica del miglior bilanciamento della flotta in termini di sostenibilità.
Quindi stiamo assistendo ad un vero e proprio cambiamento di paradigma dove fino a qualche tempo fa per erogare servizi di telematica era sufficiente produrre informazioni e/o servizi legati ai furti, agli incidenti o nelle situazioni più sofisticate di comportamento alla guida. Ora tutto ciò non basta perché con l’avvento delle nuove motorizzazioni basate prevalentemente sul paradigma della sostenibilità, anche la richiesta di informazioni e di dati e servizi (ma in realtà anche di prodotti) si sta elevando verso una telemetria più sofistica immersa poi nell’AI per mettere a disposizione dei clienti/Fleet Manager dashboard e reportistica sulle quali prendere decisioni più opportune in un mercato che si sta sempre di più sofisticando e complicando tenendo in considerazioni anche le variabili esogene economiche alle quali stiamo assistendo.
FOLLOW US
Per rimanere sempre aggiornato seguici sul canale Telegram ufficiale e Google News. Iscriviti alla nostra Newsletter per non perderti le ultime novità di Fleet Magazine.