Dati di noleggio ottobre 2022, perde terreno il NLT per gli LCV
Il noleggio a lungo termine continua ad essere lo "zoccolo duro" delle vendite, con un +61,17% ad ottobre 2022 e una market share vicinissima al 25%. Un trend che, invece, si inverse quando si parla di veicoli commerciali, dove il NLT tocca -24,33% e il breve -24,68%.
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Oggi, 2 novembre, a ben tre mesi dall’approvazione del decreto, diventa finalmente operativo l’ampliamento della platea dei beneficiari dell’ecobonus, che ora comprende le società di noleggio. Una buona notizia, per il settore trainante del mercato auto, che fino ad oggi non ha potuto sfruttare la propria capacità di driver del cambiamento essendo rimasto senza incentivi.
A ottobre 2022 il mercato auto continua il trend positivo (+5,57% su settembre e +14,84% rispetto al 2021), ma – come già nei mesi scorsi – a guidare il mercato sono le società di noleggio. Ecco i numeri forniti da Dataforce.
NOLEGGIO AUTO OTTOBRE 2022
A sostenere il mercato auto è soprattutto il noleggio a lungo termine con il +61,17% di ottobre 2022 (quasi 11.000 immatricolazioni) e raggiunge una market share vicinissima al 25%. Vicine al raddoppio (82,11%) le nuove targhe del noleggio a breve termine, che però non si avvicina agli anni migliori.
Il NLT porta così il cumulato annuo a +10,67% e rimane l’unico canale in positivo dell’intero mercato. Per lo short term il passivo del 2022 scende a -23,21%, grazie al buon risultato del mese, e la quota al di sotto del 5% (quasi la metà rispetto agli anni migliori).
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NOLEGGIO LCV OTTOBRE 2022
A ottobre il mercato dei veicoli commerciali contiene le perdite a -7,24%, ma contrariamente alle passenger cars, a perdere terreno a ottobre sono stati i due canali del noleggio.
Il lungo termine si attesta a -24,33% e il breve termine sul -24,68%. Le società in proprietà e in leasing (+8%) hanno contribuito ad attenuare il dato negativo.
Il NLT comunque è l’unico canale a mantenersi al di sopra della linea di galleggiamento, grazie ai risultati positivi della prima parte dell’anno: +10,07% (circa 3.600 targhe in più), con una quota di mercato che si mantiene molto alta: 31,44% (oltre 6 punti in più rispetto al 2021).
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