Mercato dell’auto: l’effetto incentivi porta un +9,49% a settembre
L’aumento di vendite dovuto agli incentivi di agosto ridona forza al mercato dell’auto. Nel mese di settembre 2020 le vendite sono aumentate del 9,49% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
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Continua il trend di ripresa iniziato ad agosto. A settembre 2020 il mercato dell’auto, con un totale di 155.995 auto immatricolate, ha registrato un aumento del +9,49% rispetto allo stesso periodo del 2019. Più 13.517 immatricolazioni rispetto al settembre dell’anno precedente, che ne registrò 142.478. (fonte: Dataforce)
Dati che lasciano ben sperare, nonostante le grandi difficoltà di quest’anno, con un mercato che, fino ad oggi, non ha superato le 968.429 vetture immatricolate, contro le 1.470.133 del 2019, registrando dunque un -34,13% generale. Per rialzarsi, servirebbe forse il proseguimento degli incentivi per l’acquisto di un’auto, così da supportare il mercato anche nei mesi a venire, specie per quel che riguarda il rifinanziamento dei fondi per i veicoli più popolari.
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SEMPRE PIÙ ELETTRICHE
Non c’è dubbio sul peso degli incentivi sull’andamento del mercato dell’auto. Dal varo dei bonus applicabili all’acquisto di un’auto, infatti, le immatricolazioni di vetture appartenenti alla fascia da 0 a 20 g/km di Co2 (ossia prevalentemente auto elettriche) è cresciuta del 223% nel mese di settembre. Le ibride plug-in, rientranti nella fascia tra i 21 e i 60 g/km hanno moltiplicato le vendite per 4. Mentre le immatricolazioni del range da 61 a 90 g/km sono più che triplicate.
Una crescita importante si registra anche per i veicoli appartenenti alla più alta fascia incentivata, quella di emissioni comprese tra 91 e 110 g/km, le cui vendite sono quasi raddoppiate. In calo, invece, le auto con livelli di emissioni superiore ai 110 g/km (non incentivate) e ai 160 g/km (penalizzate dal “malus”) che, a settembre, hanno registrato un -40%. Le vendite di questo segmento di emissioni non superano le 38.000 unità, contro le 50.000 immatricolazioni di auto con acquisto incentivato.
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I dati del noleggio
Risultati positivi, seppur più modesti, anche per il settore del noleggio. Sono state 20.655 le immatricolazioni del noleggio a lungo termine registrare a settembre. 740 in più delle 19.915 immatricolate lo scorso anno, per una crescita del 3,72%. Percentuale incoraggiante che tuttavia non risolleva le sorti di un mercato che, rispetto al 2019, ha registrato un calo del -30,44%, con 148.064 immatricolazioni, 64.809 in meno delle 212.873 dello scorso anno.
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Maggiore la crescita mensile del noleggio a breve termine, segmento tra i più colpiti dalla pandemia Covid-19, in rialzo fisiologico dopo lunghi mesi di fermo totale. A settembre il Rac ha registrato 6.463 immatricolazioni, 593 in più delle 5.870 dello stesso mese del 2019. La crescita si assesta dunque al 10,10%. Alta ma di certo non sufficiente a risollevare il settore, che subisce un calo del –53,66% rispetto all’anno scorso, con un totale di 72.229 da gennaio a oggi.
IL COMMENTO UNRAE
“I dati sulle immatricolazioni del mese di settembre, finalmente positivi, equivalgono a una cartina di tornasole che conferma l’efficacia della politica degli incentivi come strumento necessario per superare una crisi di mercato straordinaria”, ha commentato Michele Crisci Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere. “L’UNRAE – ha aggiunto – si è adoperata in tutti i modi per far comprendere che l’eccezionalità della situazione economica indotta dalla pandemia andava affrontata con misure straordinarie. Gli incentivi al mercato dell’auto varati dal Governo stanno fornendo quella necessaria boccata di ossigeno per superare una fase estremamente negativa, che purtroppo non è e non sarà di breve durata. Togliere l’ossigeno quando la fase acuta non è terminata, equivale a riaccendere la crisi e così rendere vani gli sforzi economici che lo Stato e le stesse Case automobilistiche hanno fatto per sostenere il mercato, finora con risultati confortanti”.
https://youtu.be/wPpyRE0Z6qE