1 auto su 2,5 è guidata da una donna
Cristiana Petrucci, responsabile del Centro studi e statistiche di Unrae, ha fornito i dati di mercato in occasione del Pink Motor Day 2023.
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Si conferma solido il legame fra le donne e l’automobile: sempre più donne acquistano auto nuove, anche se il trend di progressivo incremento si è fermato nel 2022. La componente femminile di acquirenti privati di autovetture, infatti, si è riposizionata al 41,6% di quota, riallineandosi ai valori 2020.
“Tale valore potrebbe essere anche più alto se guardassimo al reale utilizzatore del veicolo, indipendentemente dall’intestatario –commenta Cristiana Petrucci, responsabile del Centro studi e statistiche di Unrae, che ha fornito i dati di mercato in occasione del Pink Motor Day 2023 – Sul mercato dell’usato la share femminile è un po’ più bassa del mercato del nuovo, ma sempre abbastanza stabile intorno al 38% del totale dei trasferimenti di proprietà“.
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1 auto su 2,5 circolanti è guidata da una donna
Il 40% delle autovetture private circolanti nel nostro Paese è guidata da una donna (le stesse coprono il 52% della popolazione over 18 anni). Più della metà delle donne guida un’auto a benzina, circa il 35% una vettura diesel, mentre al contrario la metà degli uomini guida una vettura diesel e il 39% una a benzina. Il Gpl pesa di più fra la componente femminile.
Le acquirenti per fascia d’età
Nel complesso degli acquisti di autovetture nuove da parte delle donne, la fascia d’età con la quota più rappresentativa è sempre quella da 46 a 55 anni con il 27,1% del totale, mentre la fascia 30-45 anni si colloca al secondo posto con il 26,4% (quota in linea con il 2021).
Al 3° posto stabile la share delle 56-65enni (al 22,4%), mentre al 4° posto troviamo le over 65 che, invertendo il trend degli ultimi anni, riducono leggermente la propria rappresentatività al 15,2% del totale. Recuperano quota le giovani automobiliste dai 18 ai 29 anni che tornano al 9,0% (oltre 1 punto in più), in linea con il 2020.
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Le motorizzazioni preferite
Come nel mercato nel suo complesso, anche nelle scelte delle donne sale la quota di auto ibride che nel 2022 tocca il 35,4% delle preferenze (in linea con le preferenze maschili), grazie all’indipendenza dalle infrastrutture di ricarica, all’offerta di prodotto e agli incentivi, fermandosi però in seconda posizione.
La leadership – diversamente dal mercato maschile – spetta ancora al motore a benzina che è riuscito a mantenere abbastanza stabile la sua quota al 36,8% del totale.
In forte decremento il diesel che scende sotto il 10% di quota (mentre fra gli uomini rappresenta ancora oltre il 16% delle preferenze), e cresce il Gpl al 13,2% come risposta all’incremento registrato nel 2022 dei prezzi dei carburanti tradizionali. Le elettriche pure, per l’insufficiente e lento sviluppo delle infrastrutture di ricarica e i vincoli di offerta di prodotto, nel 2022 scendono di oltre 1 punto al 2,5% (seguendo il trend del mercato totale). Tiene abbastanza la quota delle plug-in, all’1,4% (la metà circa delle scelte maschili), seppur con una perdita di due decimali verso il 2021.
“La motorizzazione benzina è da sempre prevalente nelle scelte femminili – spiega Petrucci – ma per come si è ridotto il distacco stimo che il prossimo anno ci sarà il sorpasso delle ibride. Direi che c’è solo un lasso temporale in più: gli uomini avevano il diesel come motorizzazione prevalente e per questioni di normative ambientali stringenti e blocchi alla circolazione è la motorizzazione che è stata sostituita prima con le ibride, perdendo più velocemente la prima posizione”.
Per quanto riguarda il Gpl, molto apprezzato dalle acquirenti in passato, “le donne continuano ad apprezzarlo per un discorso di economicità, spese di gestione più contenute, motorizzazione alternativa in un anno dove sono aumentati i prezzi dei carburanti tradizionali”.
Nei primi 9 mesi 2022, le donne, a fronte dell’acquisto della nuova auto, hanno ceduto per circa il 46% una vettura a benzina, ricomprando per quasi il 51% dei casi una benzina e per oltre il 35,6% una ibrida. Il 37,4% ha ceduto una vettura diesel, ricomprando una ibrida nel 34,5% dei casi e una benzina nel 29%.
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