Diess come Tavares: no all’elettrificazione forzata
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Se anche il CEO di Volkswagen, Herbert Diess, si unisce al coro dei dubbiosi, forse qualcosa che non funziona nell’elettrificazione forzata c’è. Dopo Carlos Tavares, ad di Stellantis, anche il vertice di Wolfsburg punta il dito contro le auto elettriche.
Finché non si metterà a regime l’uso di energie rinnovabili, chiarisce Diess, le batterie non potranno essere davvero una soluzione green.
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TROPPO POCO TEMPO
Diess fa eco a Tavares, che a poche ora di distanza ha ribadito quanto l’elettrificazione sia nient’altro che un’imposizione della politica. Per Volkswagen dire addio alle termiche è (almeno per il momento) impossibile.
A The Verge, Diess ha spiegato che già raggiungere il 50% di auto EV entro il 2030 sarebbe ambizioso. Forse troppo.
IL NODO RINNOVABILI
Il problema sta anche negli impianti. Per la produzione si dovrebbero allestire nuove fabbriche in Europa, oltre ovviamente a dover procacciare materie prime che già oggi scarseggiano. Tutti in pochissimi anni. E per Diess i conti non tornano.
Non solo Volkswagen e Stellantis, anche Akio Toyoda, Presidente Toyota aveva sottolineato il problema dell’approvvigionamento energetico: “Le auto elettriche hanno senso solo se l’energia è rinnovabile“.
“Non ha senso elettrizzare il mondo della mobilità se prima non rendiamo neutrale dalla CO2 il settore primario”, gli ha fatto seguito Herbert Diess.
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