Che differenza c’è tra motore bifuel e ibrido?
Spesso si rischia di fare confusione tra il motore bifuel e il motore ibrido: infatti entrambi sono caratterizzati dall’unione tra due diverse alimentazioni. Ma con grandi differenze, che qui vi elenchiamo.
In questo articolo
Che differenza c’è tra motore bifuel e motore ibrido? In passato, molto spesso le due definizioni sono andate a coincidere. Quando l’elettrificazione era ancora agli albori, infatti venivano considerati ibridi sia i powertrain alimentati dal binomio benzina-elettrico, sia quelli caratterizzati dall’accoppiata benzina-gas (metano o GPL).
Oggi, invece, c’è una netta differenza. Per aiutare a orientarsi all’interno della materia anche i meno preparati, abbiamo pensato di chiarire come funzionano le due tipologie di motori. Non prima però di aver richiamato alcuni elementi legati alla storia delle due tecnologie.
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Diciamo subito che la principale differenza, come si vede dall’immagine qui sotto, è la presenza nell’ibrido – qui parliamo di Mild Hybrid, ma il discorso vale ancora di più per il Full Hybrid e il Plug-in Hybrid – di diversi motori: il termico e l’elettrico (che può essere anche più di uno). Il motore bifuel, invece, è uno solo, alimentato da due diversi carburanti: da una parte la benzina, dall’altra il gas.
LE DIFFERENZE TRA MOTORE BIFUEL E MOTORE IBRIDO
LA STORIA DEL BIFUEL
Partiamo dalla storia. La scelta da parte delle Case costruttrici di introdurre in gamma in maniera significativa modelli spinti da motori bifuel – un motore a benzina abbinato con uno a gas (metano/GPL) – risale ai primi anni Duemila. Fino a quel momento, infatti, la clientela del mercato auto poteva oscillare unicamente entro le soluzioni tradizionali: benzina e diesel.
Chi voleva aprirsi ai cosiddetti carburanti alternativi, meno inquinanti, doveva sottoporre il proprio veicolo a un intervento di retrofit, installando un impianto “ad hoc” in fase di post-vendita. Opzione giocata, in particolar modo, in quei periodi storici caratterizzati da incentivi mirati da parte dello Stato.
LA STORIA DELL’IBRIDO
I motori ibridi, invece, nascono da una scommessa vinta di Toyota, che, già vent’anni prima di stupire il mondo con il lancio della prima generazione della Prius (alla fine degli anni Novanta), aveva sperimentato l’efficacia delle turbine a gas per far girare un generatore in grado di alimentare un motore elettrico.
Nell’albo d’oro dell’industria automotive si trova comunque traccia di esperimenti volti in questa direzione sin a partire dagli ultimi scampoli del XIX secolo.
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COME FUNZIONA IL MOTORE BIFUEL
Sui veicoli a motore bifuel, i carburanti sono contenuti all’interno di serbatoi diversi (uno per la benzina e uno – le bombole – per il gas), soluzione che consente al driver di scegliere, di volta in volta, quale alimentazione sfruttare. Per il resto, i motori GPL e metano funzionano con lo stesso processo dei propulsori termici.
Ci sono però modelli a metano/GP monovalenti, ovvero omologati solo a gas che sfruttano solamente l’alimentazione alternativa. Questi modelli hanno il serbatoio della benzina con capacità inferiore a 15 litri, omologato come soluzione d’emergenza. Ad esempio, la Leon TGI, che abbiamo provato lo scorso anno, ha un serbatoio a benzina di soli 9 litri.
COME FUNZIONA IL MOTORE IBRIDO
Il motore ibrido, come detto, è invece l’unione tra diverse unità propulsive. A seconda delle tipologie, possiamo distinguere tra:
- Mild Hybrid (leggi i nostri consigli per la guida di questi modelli);
- Full Hybrid
- Plug-in Hybrid
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La distinzione, a livello di funzionamento, è innanzitutto tra ibrido puro, quando i veicoli sono in grado di circolare per qualche km sfruttando il solo apporto del motore elettrico al fianco del termico, e ibrido leggero, dove un “motorino” si occupa di incamerare in fase di frenata l’energia, che altrimenti andrebbe dispersa.
Vi è poi la variante “alla spina”, cioè l’ibrido ricaricabile, caratterizzata da un motore elettrico alimentato da una batteria di grandi dimensioni, in grado di far percorrere diversi km al veicolo in modalità EV.
In conclusione, quindi, le differenze tra motore bifuel e motore ibrido sono nette: occorre sottolineare che oggi i motori ibridi sono certamente più diffusi, anche se metano e GPL mantengono il loro ruolo importante nell’offerta green di diversi Costruttori.
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