La nuova Direttiva sulle batterie dell’Ue
Il Parlamento Europeo è al lavoro su nuove norme per affrontare le questioni ambientali, etiche e sociali riguardanti la produzione, il riciclo e lo smaltimento delle batterie elettriche per auto, scooter e monopattini.
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Entro il 2030 si stima che saranno almeno 30 milioni di veicoli elettrici circolanti sulle strade d’Europa. Se le previsioni diverranno realtà, di certo si otterrà una notevole riduzione di emissioni di gas serra, ma sorgerebbe un nuovo svantaggio competitivo a livello ambientale: le batterie.
Proprio per rendere davvero sostenibili le batterie elettriche utilizzate nei mezzi di trasporto, nel loro intero ciclo di vita fino allo smaltimento, il Parlamento europeo sta aggiornando la Direttiva sulle batterie, ponendo maggior attenzione alle fasi di riciclo e riutilizzo.
La relazione sulle batterie e sui rifiuti di batterie, a cura della relatrice Simona Bonafè, si ricollega al piano d’azione Ue per l’economia circolare e alla strategia industriale dell’unione. Ecco cosa cambierà.
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LA NUOVA DIRETTIVA SULLE BATTERIE
Tutte le tipologie di batterie
La nuova direttiva potrebbe introdurre una nuova categoria di batterie, da affiancarsi alle classi di batterie automobilistiche e industriali. Si tratta delle batterie portatili utilizzate per alimentare i mezzi di micromobilità come ebike, scooter e monopattini elettrici, il cui utilizzo è in costante aumento.
Le nuove etichette
Il testo della Commissione per l’ambiente riporta anche che le batterie dovranno disporre di un’etichetta indicante la propria impronta di carbonio, per rendere trasparente l’impatto ambientale di ogni dispositivo. L’obiettivo è garantire che le batterie di nuova generazione contengano livelli mini di cobalto, piombo, litio e nichel riciclati.
Il riciclo delle batterie
Nel 2019 solo il 51% delle batterie portatili vendute nei territori dell’Unione è stato raccolto per essere riciclato. Il nuovo quadro normativo prescrive l’obbligo di raccolta per i rifiuti provenienti da qualsiasi tipo di batterie, sia industriali che automobilistiche che per mezzi più leggeri, nelle seguenti percentuali:
- 70% di riciclo dal 2025 per le batterie industriali e automobilistiche
- 80% di riciclo dal 2030 per le batterie industriali e automobilistiche
- 75% di riciclo dal 2025 per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri
- 85% di riciclo dal 2030 per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri
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Le materie prime
La produzione di batterie, oggi, dipende fortemente dalle importazioni di materie prime quali cobalto, litio, nichel e manganese. Materiali critici, dal forte impatto ambientale e sociale. Per contrastare la violazione dei diritti umani connessi ai processi produttivi, gli eurodeputati prevedono l’introduzione di un obbligo di diligenza per i produttori, che dovranno rispettare standard di gestione dei rischi legati all’approvvigionamento, alla lavorazione e al commercio di materie prime, sostanze chimiche e materie prime secondarie.
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