Al Policlinico di Tor Vergata al via una sperimentazione per monitorare lo stato di salute di 20 pazienti cronicizzati affetti da Covid-19 attraverso HumetryMed, strumento nato per migliorare le prestazioni dei piloti di Motorsport.
Dalla pista al pronto soccorso, nato per gli sportivi, utile anche per i malati. Si tratta di HumetryMed, dispositivo in grado di rilevare in tempo reale una serie di parametri vitali, ideato dalla start up Formula Center Italia per migliorare la salute e le prestazioni dei piloti di Motorsport.
Il dispositivo sarà utilizzato dal Policlinico di Tor Vergata di Roma per una sperimentazione condotta su 20 pazienti cronicizzati affetti da Covid-19 non ospedalizzati, per monitorarne a distanza le condizioni di salute, analizzarne costantemente i parametri e valutarne l’eventuale necessità di ospedalizzazione. A coordinare l’esperimento, l’équipe del professore Massimo Andreoni, direttore della Uoc Malattie infettive.
IL DISPOSITIVO HUMETRYMED
All’inizio si chiamava Humetry e serviva a monitorare le condizioni dei centauri professionisti. Il suffisso Med è stato aggiunto per adeguarlo alla nuova declinazione per il sistema sanitario. Oggi, HumetryMed è in grado di misurare, monitorare e processare attraverso un software dedicato fino a 12 categorie di parametri fisici e biometrici quali ECG, temperatura corporea, ossigenazione sanguigna, bpm, glucosio, GSR, sudorazione, respirazione, accelerometro, giroscopio, altimetro. Dati significativi dello stato di salute dei pazienti di Covid-19 che potranno comunicarli ai medici del pronto soccorso senza necessità di ricovero.
Al momento, HumetryMed sarà utilizzato esclusivamente su pazienti di Covid-19 affetti da patologie croniche pregresse ma con una sintomatologia non così grave da richiederne l’ospedalizzazione. In futuro, il suo raggio di azione potrebbe espandersi per il monitoraggio anche di asintomatici e positivi, oltre che per migliorare in generale le condizioni di lavoro dei medici e dello staff sanitario di cliniche e ospedali, evitando il sovraffollamento del pronto soccorso grazie a un utilizzo concreto della telemedicina applicata.