DS E-Tense Performance, stile e tecnica della batteria per le future DS elettriche
DS Automobiles introduce lo sviluppo stilistico della gamma elettrica con un concept emozionale. La tecnica dice della novità del raffreddamento diretto delle celle
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Come va osservata DS E-Tense Performance? Come un laboratorio tecnologico vestito da forme sportivissime e di certo distanti da una proposta destinata a diventare prodotto di serie.
Indirizza sul futuro della gamma DS Automobiles, lo fa indicando gli stilemi che saranno dei prossimi modelli, specialmente con il design della fascia frontale.
DESIGN
La firma luminosa a led sfoggia 800 elementi luminosi, disposti in segmenti tutti spigoli e tagli. Sarà questo il linguaggio estetico delle DS che verranno. Della transizione a marchio esclusivamente elettrico si sa già.
MOTORI
DS E-Tense Performance aiuta a scoprire un po’ di contenuti sul futuro. La casa francese dell’universo Stellantis può contare su una presenza in Formula E di successo, avendo vinto tre campionati insieme al partner Techeetah. Dalla Formula E ha preso ispirazione per sviluppare un powertrain decisamente più potente, ben 815 cavalli dai due motori elettrici. Quel che verosimilmente andremo a scoprire nella produzione in serie di DS Automobiles sarà lo sviluppo sul fronte della batteria.
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BATTERIA
L’accumulatore è frutto del lavoro condotto da TotalEnergies con la controllata Saft. Cosa serve dire? Non certo dei numeri della scheda tecnica, peraltro non diramata. Va detto di un’evoluzione non solo sulla composizione chimica delle celle ma sul sistema di raffreddamento delle stesse.
Migliorie nella composizione chimica costituiscono il naturale progresso tecnologico, in grado di produrre un’efficienza energetica superiore, migliore autonomia.
Cosa vuol dire, invece, adottare un sistema di raffreddamento “avvolgente” delle celle, come definito da DS Automobiles? Schemi di raffreddamento ordinario della batteria prevedono la presenza di piastre al di sotto dei moduli che ospitano le pile. Queste piastre veicolano il liquido refrigerante e, attraverso i moduli, raffreddano le celle. Con un sistema “avvolgente”, si passa in realtà al superamento dei moduli, con l’installazione delle pile direttamente nell’alloggiamento della batteria e l’impianto di raffreddamento è del tipo “diretto”. Cioè, il liquido refrigerante va a gestire la condizione termica direttamente sulle pile. Oltre a un miglior controllo e abbattimento delle temperature, si ottiene un’installazione più compatta e leggera, dall’assenza dei moduli.
RECUPERO ENERGETICO
Batteria che, su DS E-Tense (sigla dell’elettrificazione, leggi il test di DS9 E-Tense) Performance, è installata su un telaio monoscocca in carbonio, cella dell’abitacolo alla quale sono ancorate le strutture in alluminio funzionali a sorreggere sospensioni e accessori di trazione. È la configurazione delle auto supersportive, alle quali il bel concept di coupé rimanda.
La possibilità di adottare un raffreddamento avvolgente delle celle ha fatto sì che i tecnici potessero sviluppare un sistema elettrico la cui capacità di recupero energetico è di ben 600 kW. Si tratta di una frontiera tecnologica avanzatissima, considerato come non si vada oltre i 250 kW sui sistemi di recupero energetico da corsa (soglia destinata nel prossimo futuro a essere aumentata a 350 kW).
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La fase di rigenerazione a elevatissima potenza permette una carica maggiore della batteria mediante l’operato dei due motori elettrici, tuttavia, genera temperature molto più elevate di un recupero energetico minore. Poter controllare al meglio le condizioni di esercizio termico è fondamentale per spingersi su tali valori.
Stile e tecnica applicata al raffreddamento delle batterie, sono i due punti da monitorare per il prossimo sviluppo futuro delle DS elettriche.
NFT ALL’ASTA
Il concept E-Tense Performance è reale, un esemplare unico destinato ad apparizioni in pista. Per acquistarlo, 100 esemplari verranno messi all’asta, uno al giorno partendo dal 7 febbraio, in un’edizione speciale NFT: dovrete accontentarvi di una riproduzione esclusiva, digitale, ben lontana dalla concretezza della sportività in “carbonio ed elettroni”.