Non rottamarla, riparala: i piani di economia circolare di Toyota e Renault
Allungare il ciclo di vita delle vetture, per risparmiare su rifiuti ed emissioni: lo hanno già iniziato a fare gli stabilimenti di Toyota e Renault, brand impegnati nello sviluppo dell’economia circolare nel campo dell’automotive.
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Sostenibilità vuol dire abbandonare il concetto di usa e getta. Il modus operandi che porta a gettare un capo una volta fuori moda, comprare dei mobili nuovi invece di riparare quelli vecchi, preferire i tovaglioli di carta a quelli di stoffa e, ancora, sostituire l’auto con un modello più recente quando la vettura inizia a fare i capricci.
Abitudini il cui risultato sono tonnellate e tonnellate di scarti e rifiuti, inquinamento e sovraproduzione. Allungare il ciclo di vita delle merci è uno dei paradigmi fondanti dell’economia circolare, ambito in cui l’automotive è pioniera. Così come testimoniano i progetti di riqualificazione delle vetture intrapresi da Toyota e Renault.
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LA LONG LIFE DI TOYOTA
Allungare il ciclo di vita delle proprie vetture grazie a una cadenzata “messa a nuovo” direttamente nello stabilimento di produzione. Questa l’iniziativa intrapresa dal gruppo Toyota, in un’ottica di economia circolare che punta ad allungare l’utilizzo delle auto, che di norma finiscono in discarica dopo pochi anni, sostituendone in fabbrica le parti malfunzionanti o non più al passo con i tempi.
Il progetto è partito dall’Inghilterra, dove il noleggio auto è servizio diffusissimo anche tra i clienti privati. Ma se, così come dichiarato dal numero 1 di Toyota GB Agustín Martín a Autocar, “l’obiettivo sarà evitare gli sprechi e ridurre l’impatto ambientale della produzione di veicoli nuovi”, si può ipotizzare una prossima diffusione del progetto su scala internazionale.
LA REFACTORY RENAULT
Ha già festeggiato il primo anno di vita la Refactory Renault, che ha trasformato il sito francese di Flins nel primo stabilimento europeo dedicato all’economia circolare della mobilità. L’ecosistema, sostenuto da 700 collaboratori, si basa su quattro attività principali:
- Re-Trofit: centro dedicato al ricondizionamento dei veicoli usati, svolta nella Factory VO, che ha già ricondizionato oltre 1.5000 veicoli.
- Re-Energy: dove ci si occupa della seconda vita delle batterie, che vengono riparate a fine vita o trasformate in fonti di energia per molteplici utilizzi.
- Re-Cycle: centro che riunisce le attività di riciclo e riutilizzo di componenti e materiali e la riparazione delle schede elettroniche.
- Re-Start: centro di innovazione e formazione al servizio dell’industria 4.0, della prototipizzazione dei veicoli commerciali e della ricerca nell’ambito dell’economia circolare.
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