Le ultime sull’automotive alle elezioni del 25 settembre
Abbiamo confrontato i programmi dei partiti e principali coalizioni, per cercare "traccia" di idee sul settore automotive. Ecco cosa c'è da aspettarsi riguardo industria, incentivi e transizione ecologica.
In questo articolo
Siamo in piena campagna elettorale per le prossime elezioni politiche del 25 settembre 2022 ma il settore auto continua a essere praticamente ignorato dai vari partiti in corsa.
Un settore automotive, è bene ricordarlo, che vale il 5% del Pil ed è dunque uno dei pilastri sul quale si poggia l’economia italiana. Le quattro ruote danno lavoro a più di 1 milione di persone, generando un fatturato che supera i 90 miliardi di euro l’anno.
Leggi Anche: Gestire una flotta oggi, tra conflitti e crisi energetica.
Elezioni 25 settembre, i programmi a confronto
A conferma di questo abbiamo cercato di confrontare i programmi dei partiti e principali coalizioni, per cercare “traccia” di idee in merito ma, purtroppo, gli spunti sono pochi e confusi (o addirittura del tutto assenti).
Di contro trovano largo spazio le iniziative riguardo alla mobilità, trasporti e infrastrutture.
Leggi Anche: Le elezioni fermano il PNRR?
Se nei programmi l’auto e tutto quello che le gira intorno, tra industria, incentivi e transizione, è oscuro, interrogati dalla Gazzetta dello Sport i portavoce dei principali partiti hanno rilasciato qualche dichiarazione più approfondita sulla linea che seguiranno. Vediamo assieme cosa potrebbe succedere tra pochi giorni.