L’industria automobilistica europea ha tagliato le emissioni di CO2 del 49% dal 2015
I dati di Acea sull'industria automobilistica sono incoraggianti: negli ultimi 15 anni la produzione di vetture ha tagliato del 49% le emissioni di CO2 e del 58% quelle di VOC, ha utilizzato meno acqua (-54%) ed energia (-28%) e prodotto meno rifiuti (-28%). L'Italia con 108,6 g CO2/km è appena al di sopra della media europea (108,2 g CO2/km) per emissioni prodotte dalle auto
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Acea, l’associazione che rappresenta i produttori europei di veicoli in Europa, ha pubblicato i dati relativi alle emissioni di CO2 della produzione di automobili in Europa.
Dal report emerge che nel solo 2020 le emissioni sono scese dell’11,3%. Nell’ottica di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, nel 2019 il Parlamento Europeo aveva approvato nuove regole per raggiungere l’obiettivo di 95 g/km dal 2020.
Acea aveva giudicato i tagli sul superamento delle soglie per la flotta di nuova immatricolazione irrealistici perché avrebbero richiesto una trasformazione radicale in tempi record.
I dati, invece, anche a fronte di una modesta crescita nel triennio precedente (+0,3% nel 2017, +1,8% nel 2018 e +1,6% nel 2019) hanno rivelato la buona riuscita di questi propositi.
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Le emissioni di CO2 per la singola auto prodotta sono diminuite del 33,1% tra il 2005 e il 2020 (e del 22,4% dal 2010). La cifra complessiva dell’industria automotive raggiunge invece il 48,5% nello stesso periodo, riflettendo gli sforzi del settore per ridurre le emissioni.
I produttori sono stati in grado di raggiungere questo obiettivo sfruttando sempre più energia da fonti rinnovabili o a basse emissioni di carbonio.
Non solo le emissioni di Co2, a subire un taglio sono stati anche i rifiuti prodotti e i consumi di acqua ed energia. Ecco i dati.