La Opel Corsa-e che si ricarica con la luce del sole
Se ne parla poco, ma l'energia auto-prodotta dalle case con un sistema di pannelli solari non è utile solo ad alimentare la casa, ma anche a ricaricare la vettura elettrica senza appoggiarsi alla rete pubblica e, di conseguenza, risparmiando. Un sistema che, tra l'altro, rende l'auto elettrica ancora più sostenibile.
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Uno dei temi più dibattuti sulle auto elettriche è se siano veramente ecologiche. Non basta, infatti, che un’auto non abbia emissioni per essere green, conta anche tutto ciò che c’è intorno, a partire dall’energia con cui la si ricarica. Il sole, per esempio, è un’ottima fonte.
L’ingegnere Volker Simon – responsabile di airbag, volanti e cinture di sicurezza nell’area Qualità dei Fornitori di Opel – da quando ha ricevuto una Opel Corsa-e come vettura aziendale ha deciso di personalizzarla in modo del tutto personale: ha infatti installato dei pannelli solari sul tetto di casa sua, per fornire alla sua auto dell’energia auto-generata.
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IL SOLE ALIMENTA CASA E VETTURA
Il motivo principale della scelta di Simon è che lo stesso ingegnere vuole essere di esempio ai suoi figli, visto che i due ragazzi, come la maggior parte degli attuali giovani, sono particolarmente attenti al tema della sostenibilità.
Ma Volker Simon fa anche parte di una tendenza, visto che in Germania come in Italia le auto elettriche hanno visto un incredibile boom di vendite nel corso del 2020, arrivando a coprire l’8% del market share tedesco. E, tra l’altro, 1/3 delle vetture elettriche è proprio una Corsa-e.
Volker Simon, durante i suoi studi, aveva già capito come le nuove tecnologie sostenibili siano tutte votate al risparmio. Da qui l’idea di dotare la propria abitazione di un sistema di pannelli solari, i cui benefici sono aumentati soprattutto con l’arrivo della vettura elettrica.
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IL SOLE COME CENTRALINA
Dopo una ricerca piuttosto complessa, Simon è riuscito a trovare una soluzione ottimale. Il sistema di pannelli solari vede come componente centrale una Wallbox intelligente, controllata dall’ingegnere da un’applicazione collegata alla rete elettrica domestica.
Simon ha la libertà, in quanto proprietario di casa, di regolare tutto da sé: dall’energia solare del tetto che vuole destinare alla ricarica della vettura, a quanta energia destinare all’accumulo e quanta energia prendere dalla rete tradizionale della casa.
Tra l’altro, l’ingegnere ha potuto trasformare quello che pensava essere uno svantaggio in un grande vantaggio. Il tetto della sua abitazione, infatti, non ha un lato rivolto a sud, che come è noto è il lato migliore. Tuttavia, ha notato come nei lati est e ovest del tetto il sole rimane più a lungo di mattina e di sera e, di conseguenza, anche la sua energia.
I risultati sono, per lui, soddisfacenti in quanto negli ultimi mesi ha potuto alimentare casa e auto solo con energia solare auto-generata, senza quindi mai sfruttare la rete pubblica. Un grande potenziale di risparmio, quello fornito dall’energia solare, che se fa ottenere questi risultati in Germania, potrebbe farne ottenere di ancora migliori in aree più soleggiate durante l’anno, come appuntto l’Italia.
Il periodo è del resto ottimale: oltre agli incentivi per le auto elettriche, in Italia è ancora disponibile l’ecobonus per tutti coloro che decidono di installare dei pannelli solari presso la propria abitazione. Due misure governative che possono essere sfruttate anche e soprattutto da chi, altrimenti, non avrebbe possibilità economica per fare l’investimento.
L’ingegnere, nello specifico, ha dichiarato che in un anno i suoi 30 moduli solari hanno prodotto circa 9000 kWh, di cui la sua famiglia ne usa 4000 (meno della metà). Ma quelli in eccesso sono utili da accumulare in cantina (che può contenere fino a 13 kWh), per coprire il consumo energetico notturno, e quello della Corsa-e (17 kWh ogni 100 km).
Nonostante la poca pubblicità, quindi, l’energia solare è una valida possibilità per ricaricare l’auto elettrica abbattendo notevolmente le spese: installando la wallbox domestica, l’auto si ricarica più velocemente, e senza prendere energia dalla rete pubblica non ci sono costi da sostenere. Cosa che, per concludere il ciclo, consente di ammortizzare il grosso investimento iniziale.