Ergastolo della patente: cos’è e quando si rischia
Tra le proposte del ministro Salvini sulla riforma del Codice della Strada anche “ergastolo della patente” per chi causa incidenti per essersi messo alla guida sotto effetto di alcol o stupefacenti.
“Fermare la tragica strage di ragazzi sulle strade italiane” è uno degli obiettivi chiave del ministro dei Trasporti Matteo Salvini e, per farlo, l’attuale Governo sta ormai da tempo lavorando a una riforma del Codice della Strada, da attuarsi tramite un Ddl da presentarsi entro giugno, con la volontà che venga approvato entro la fine del 2023.
Le novità previste riguardano soprattutto un inasprimento delle sanzioni, in particolari nei casi di guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Tra le misure che potrebbero presto entrare in vigore anche il cosiddetto “ergastolo della patente”.
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Ergastolo della patente, cos’è
Con ergastolo della patente si intende una misura che preveda il ritiro immediato e a vita del documento di guida in caso di infrazioni gravi, come ad esempio il causare incidenti dopo essersi messi al volante sotto l’effetto di droghe o alcol. In alternativa, il Governo pensa a una soluzione che preveda l’azzeramento dei punti, superando i limiti attuali dal giudice.
L’opzione della decurtazione totale dei punti arriva in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale che “ha considerato illegittima la parte che prevede l’automatismo della revoca della patente, che deve essere invece valutata caso per caso dal giudice”.
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