Le batterie del futuro si studiano al Politecnico di Torino
Il Politecnico di Torino è partner del progetto europeo BATTERY 2030PLUS, l’Iniziativa di Ricerca europea finanziata con 40,5 milioni di euro per sviluppare le batterie dell'auto elettrica.
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Proseguono le ricerche per fare dell’Europa il leader mondiale nello sviluppo e nella produzione di batterie. È stato rifinanziato con 40,5 milioni il progetto Euro BATTERY 2030PLUS, con l’obiettivo di creare batterie più rispettose dell’ambiente, più sicure e che raggiungano migliori prestazioni in termini di capacità e durata.
EURO BATTERY 2030PLUS
Quello delle batterie è un settore considerato strategico dalla comunità scientifica, dall’industria e dalla Comunità Europea, con l’obiettivo di recuperare il ritardo con i player asiatici. Oltre ad un finanziamento maggiore, sono stati inseriti nuovi partner – tra cui Enea – e finanziati ben sette differenti progetti.
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BATTERY2030PLUS vanta tra i partner le migliori istituzioni accademiche europee e i gruppi industriali leader del settore e può disporre delle più avanzate infrastrutture di ricerca quali i sincrotroni, le strutture per neutroni e centri di computer ad alte prestazioni.
IL POLITECNICO DI TORINO
Il Politecnico di Torino, unico partner italiano del precedente Battery2030+, ha incrementato notevolmente la propria presenza nella nuova Action. Il gruppo guidato dalla professoressa Silvia Bodoardo è leader del WP “European curricula in battery technologies” ed è anche partner di due dei sette progetti:
- BIG – MAP si occuperà della creazione di nuovi modelli computazionali e metodi sperimentali che possano supportare la comprensione delle complesse reazioni che avvengono all’interno della batteria
- SENSIBAT lavora alla creazione di sensori che misurano la temperatura interna, la pressione, la conduttività e l’impedenza delle singole celle dalla batteria
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Dichiara la professoressa Silvia Bodoardo “Oltre alla evidente necessità di “inventare” batterie con migliori prestazioni, minore costo e completamente riciclabili, dobbiamo anche preparare nuovi ingegneri e professionisti in grado di produrre le nuove batterie europee. Per questo il Politecnico partecipa al nuovo master europeo ESTORE e coordina, in Battery2030plus, il gruppo delle più importanti università europee nell’ambito della formazione”.